10 film horror da vedere assolutamente che non crederai siano stati trascurati

10 film horror da vedere assolutamente che non crederai siano stati trascurati

Il genere horror spesso rimane nell’ombra del cinema mainstream, il che porta molti film notevoli a essere trascurati persino dai fan più accaniti. Questa negligenza potrebbe derivare da un insufficiente supporto commerciale, che in genere spinge i film verso una più ampia consapevolezza pubblica. In alternativa, alcuni film danno priorità alla sottigliezza rispetto al grande spettacolo, insinuandosi silenziosamente nella psiche dello spettatore anziché esigere attenzione. Di conseguenza, scompaiono dalle discussioni sulle voci degne di nota dell’horror.Tuttavia, la loro importanza all’interno del genere è innegabile e la loro assenza dalle conversazioni è davvero sorprendente.

10 La figlia del cappotto nero (2015)

Diretto da Oz Perkins

The Blackcoat’s Daughter offre una narrazione profondamente d’impatto con un retroscena di produzione complicato, che potrebbe spiegare la sua negligenza nelle conversazioni sui successi dell’horror negli ultimi anni. Come ha sottolineato il regista Oz Perkins, ottenere i finanziamenti per il progetto è stato impegnativo, in particolare dato il suo status relativamente sconosciuto a quel tempo. Tuttavia, questo film è emerso trionfalmente come debutto alla regia di Perkins.

Questo racconto agghiacciante ruota attorno a tre giovani donne, due delle quali sono studentesse in un collegio isolato che è afflitto da eventi inquietanti. L’ambientazione isolata del film, la tensione atmosferica e la colonna sonora inquietante lavorano armoniosamente per instillare un terrore pervasivo che risuona a lungo dopo la visione. Davvero, questa gemma nascosta merita molto più credito.

9 L’orfanotrofio (2007)

Diretto da JA Bayona

The Orphanage racconta la toccante storia di Laura, una madre che torna all’orfanotrofio dove è cresciuta, solo per scoprire che suo figlio è scomparso. Mentre lo cerca, segreti del passato a lungo sepolti emergono, portando a un’esperienza emotiva inquietante. Nonostante il successo della critica in Spagna, dove è stato girato, non ha ricevuto la stima che merita nei discorsi horror più ampi.

Inizialmente, il film ha ricevuto elogi al momento della sua uscita, ma il tempo non è stato clemente con il suo riconoscimento al di fuori della Spagna. La sua perfetta miscela di elementi stravaganti con una narrazione intessuta in modo oscuro lo posiziona come un classico del genere, un film che probabilmente avrebbe raggiunto lo status di cult se fosse stato prodotto negli Stati Uniti.

8 La spina dorsale del diavolo (2001)

Diretto da Guillermo Del Toro

Tra l’impressionante filmografia di Guillermo Del Toro, The Devil’s Backbone rimane spesso relegato sullo sfondo, il che è un danno per la sua profonda narrazione. Ambientato sullo sfondo straziante della guerra civile spagnola, questo film horror gotico segue Carlos, un ragazzo mandato in un orfanotrofio dopo la morte del padre, dove incontra lo spirito di un bambino recentemente deceduto di nome Santi.

“Cos’è un fantasma? Una tragedia condannata a ripetersi ancora e ancora? Un istante di dolore, forse. Qualcosa di morto che sembra ancora vivo. Un’emozione sospesa nel tempo. Come una fotografia sfocata. Come un insetto intrappolato nell’ambra.”

Del Toro intreccia sapientemente immagini inquietanti con una narrazione intrisa di emozioni umane, esplorando temi come la perdita, il trauma e gli orrori della guerra. Questa opera cinematografica si erge come una potente testimonianza della sua competenza nel fondere la bellezza gotica con una narrazione stimolante.

7 maggio (2002)

Diretto da Lucky McKee

Sebbene May sia un pezzo fondamentale dell’horror degli anni 2000, spesso non viene riconosciuto nelle discussioni sui film più spaventosi del decennio. Questa inquietante narrazione ruota attorno a una giovane donna socialmente imbarazzata che trova compagnia in una bambola della sua infanzia. Tuttavia, ciò che inizia come una stranezza apparentemente innocente si trasforma in una discesa ossessiva con esiti tragici.

Questo film ha incontrato inizialmente delle difficoltà al botteghino, nonostante abbia ricevuto elogi dalla critica. Nel tempo, è emerso come un gioiello horror significativo, seppur trascurato, che merita di essere celebrato per la sua complessità psicologica e profondità emotiva.

6 Il bosco (2006)

Diretto da Lucky McKee

Dopo il successo di May, Lucky McKee ha creato un’altra avvincente narrazione con The Woods. Purtroppo, come il suo predecessore, questo film è stato ingiustamente trascurato.È incentrato su una ragazza problematica mandata in una scuola privata femminile che nasconde oscuri segreti legati ai boschi circostanti e al suo personale.

L’atmosfera inquietante, facilitata da ambientazioni remote e rustiche, gioca sui temi più ampi della stregoneria e dell’orrore soprannaturale, rendendo questo film un must. Se ne avesse l’opportunità, potrebbe attrarre un devoto seguito di culto.

5 La barriera corallina (2010)

Diretto da Andrew Traucki

Nel sottogenere di nicchia dell’horror sugli squali, The Reef ha un certo grado di riconoscimento. Questa intensa corsa da brivido esplora la sopravvivenza in mare quando un gruppo di amici rimane bloccato dopo che la loro barca si è capovolta nelle acque mortali della Grande Barriera Corallina, inseguito senza sosta da un grande squalo bianco.

Sebbene la sua notorietà sia piuttosto limitata, data la sua trama avvincente e i temi primordiali della sopravvivenza e del terrore di essere braccati, resta un tesoro sottovalutato che merita maggiore visibilità tra gli appassionati dell’horror.

4 Natale nero (1974)

Diretto da Bob Clark

Black Christmas, spesso messo da parte nelle discussioni sui film horror storici, è uno slasher storico degli anni ’70, venerato come precursore del genere. Il film racconta la storia di un gruppo di sorelle di una confraternita che, durante le festività natalizie, iniziano a ricevere telefonate minacciose da un aggressore non identificato, che porta a una serie di eventi orribili.

Inizialmente accolto con recensioni contrastanti, da allora ha acquisito un seguito di culto dedicato ed è stato rivalutato per i suoi contributi innovativi al cinema slasher. Sfortunatamente, non ha ancora ricevuto il riconoscimento diffuso che merita nella cultura popolare, in particolare data la sua influenza su film iconici come Halloween.

3 Il lago Mungo (2008)

Diretto da Joel Anderson

L’enigma che circonda Lake Mungo può essere attribuito in parte al suo elusivo regista. Questo film del 2008 segue una famiglia alle prese con la tragica perdita della figlia, mentre si addentrano in inquietanti verità sulla sua vita e morte. Con una valutazione del 95% su Rotten Tomatoes, si erge a testimonianza di una narrazione abile.

Nonostante il suo successo, il nome del regista Joel Anderson è svanito dal riconoscimento pubblico sin dalla sua uscita. La tensione lenta e la narrazione profondamente emotiva del film sono degne di nota, e il suo recente lavoro su progetti come Late Night With The Devil potrebbe suscitare un rinnovato interesse nei suoi sforzi creativi.

2 L’uomo del cimitero (1996)

Regia di Michele Soavi

I film internazionali spesso faticano a ottenere lo stesso riconoscimento delle produzioni di Hollywood, motivo per cui Cemetery Man potrebbe non essere sul radar di tutti. Con Rupert Everett, il film è incentrato su un custode di un cimitero incaricato di seppellire i morti che inspiegabilmente risorgono dalle tombe.

Questo spettacolare film fonde con successo elementi di horror e humor nero per creare un’esperienza visiva accattivante. Nonostante la sua estetica da film di serie B, Cemetery Man possiede una ricca profondità e raffinatezza narrativa, affermandosi come un film emotivamente risonante e visivamente incantevole che merita più apprezzamento nel genere. Martin Scorsese lo ha persino salutato come uno dei migliori film italiani degli anni ’90 (tramite Collider ).

1 L’invito (2022)

Diretto da Jessica M. Thompson

Nonostante la sua accoglienza critica mista, The Invitation è un tesoro nascosto che rimane sottovalutato all’interno della comunità horror. Diretto da Jessica M. Thompson, il racconto segue Evie, una giovane donna americana invitata a un sontuoso matrimonio nella campagna inglese dopo aver scoperto i suoi parenti perduti da tempo tramite un test del DNA, traendo elementi dal Dracula di Bram Stoker.

Sebbene la trama possa seguire i soliti tropi dell’horror, onora efficacemente le tradizioni gotiche che cerca di emulare. Con immagini inquietanti, elementi grotteschi e un’ambientazione incantevole ma minacciosa, il film dipinge un ricco arazzo di antichi vampiri, linee di sangue maledette e riti sinistri. La performance di Nathalie Emmanuel aggiunge un valore significativo al film, che potrebbe alla fine essere riconosciuto per il suo commento sociale di fondo e la profondità nella narrazione.

Fonte : Collider

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