
Molti fan potrebbero non rendersi conto di quanto il genere horror sia strettamente intrecciato con il franchise degli X-Men. Sebbene la maggior parte dei fumetti degli X-Men si concentri prevalentemente su fantascienza, azione e drammi emozionali, il concetto fondamentale di essere un mutante risuona profondamente con elementi horror. Questa connessione è particolarmente evidente in storie specifiche che portano questi temi in primo piano.
8. La saga dell’orso demone
I nuovi mutanti #18-20 di Chris Claremont e Bill Sienkiewicz



La straziante narrazione della “Demon Bear Saga” inizia con una proclamazione inquietante: “È là fuori, il Demon Bear che ha assassinato i miei genitori. Osserva. Aspetta. Me”.Come uno dei racconti più spaventosi di sempre sugli X-Men, questa trama segue Dani Moonstar mentre lotta con visioni traumatiche del Demon Bear, che le ha portato via i genitori. La miscela di flashback e realtà tangibile culmina in uno scontro che è più terrificante con ogni sguardo inquietante che i lettori hanno della creatura.
Ogni attacco del Demon Bear non è semplicemente un evento spaventoso; le illustrazioni grafiche mostrano la sanguinosa ferocia di questo formidabile nemico. L’atmosfera creata attorno al Demon Bear è palpabilmente tesa, rendendo difficile per i lettori voltare pagina senza provare un brivido di terrore ogni volta che appare.
7. Dark X-Men è stato ispirato da Evil Dead
Dark X-Men #1-5 di Steve Foxe e Jonas Scharf



Prima dell’uscita di Dark X-Men, lo scrittore Steve Foxe ha espresso la sua affinità per “l’orrore nero come la pece”, invitando specificamente a paragoni con Evil Dead nel discutere il tono che intendeva raggiungere. Questa atmosfera oscura, amplificata dall’arte evocativa di Jonas Scharf, immerge i lettori in un’esperienza agghiacciante. La versione di Madelyn Pryor dei Dark X-Men diverge drasticamente dal tipico elenco, segnando quella che può essere considerata la migliore trama incentrata sul suo personaggio dalla classica saga di Inferno.
6. Inferno del 1989 è un’inquietante evasione per la Regina Goblin
Inizia con Uncanny X-Men #239 di Chris Claremont e Marc Silvestri; finisce con X-Factor #40 di Louise Jones Simonson e Rob Liefeld




L’evento crossover rivoluzionario, Inferno, ha scatenato un’ondata di entusiasmo in tutti i titoli X quando è stato presentato per la prima volta nel 1989. Al centro della narrazione c’è Madelyn Pryor, che, sebbene inizialmente presentata come il clone di Jean Grey, emerge come la potente Regina dei Goblin. Questa evoluzione è stata fondamentale per l’evento, che ha presentato alcune delle immagini più inquietanti nei fumetti degli anni ’80.
Il quasi adattamento di Inferno in X-Men ’97 sottolinea non solo la sua forza narrativa, ma anche l’impressione indelebile che lasciano le sue immagini. Per tutta la serie, le immagini inquietanti catturano i lettori, catturandone saldamente l’attenzione fino all’avvincente conclusione.
5. Quella volta che gli X-Men combatterono contro Dracula
Uncanny X-Men #159 e Uncanny X-Men Annual #6 di Chris Claremont e Bill Sienkiewicz





L’avvincente racconto in Uncanny X-Men #159 inizia con un titolo come “Night Screams!” che promette emozioni forti fin dall’inizio. Gli X-Men si ritrovano coinvolti in una battaglia con Dracula, con Tempesta che rischia di diventare la sua sposa vampira. Il mistero che circonda il drastico cambiamento di atteggiamento di Tempesta, tra cui la sua paura della luce del sole e una strana ferita alla gola, prepara il terreno per la disperata missione degli X-Men.
Mentre Dracula emerge, reclamando Storm, Kitty Pryde assume il ruolo di Van Helsing, disperata per salvare il suo amico mentre il resto della squadra lotta contro il signore dei vampiri. Proprio quando sembra che la minaccia sia neutralizzata, Dracula riemerge in Uncanny X-Men Annual #6, offrendo una saga in due parti che evoca magistralmente l’ imponente atmosfera gotica dei film horror della Hammer.
4. Kitty Pryde è a casa da sola con un alieno simile a uno xenomorfo
Uncanny X-Men #143 di Chris Claremont e John Byrne





Horror e allegria festosa si intersecano in questa storia degli X-Men a tema natalizio in cui gli antichi Dei Anziani, noti come N’Garai, sono tornati. Sebbene sigillare il passaggio per la loro dimensione avrebbe dovuto ostacolare il loro ritorno, un demone sfugge proprio mentre Kitty si ritrova sola alla X-Mansion durante la vigilia di Natale.
Con la squadra lontana, Kitty è lasciata a difendere la villa da una minaccia aliena che evoca ricordi del terrificante Xenomorfo di Aliens. Utilizzando la sua conoscenza delle difese della villa, inclusa la Danger Room, Kitty lotta per la sopravvivenza. Questa storia è piena di spaventi improvvisi e incarna l’essenza dei classici film horror, dove un sereno ambiente di festa si trasforma in un terrificante campo di battaglia.
3. Jubilee è a casa da sola con Sabretooth
E se…#87 di Dan Abnett, Andy Lanning e Frank Teran





Non c’è forse niente di più snervante che essere soli con Sabretooth, il più feroce avversario di Wolverine. In questo scenario da un universo in cui il Professor X ha tentato di riabilitare Sabretooth tra gli X-Men, il suo tentativo si trasforma in un disastro quando viene mandato su tutte le furie.Mentre Sabretooth dà la caccia agli X-Men uno per uno, una giovane Jubilee è lasciata a cavarsela da sola durante il caos.
Le illustrazioni scure e grintose evidenziano il terrore nelle espressioni di Jubilee mentre sopravvive all’assalto. La sua rappresentazione come “ragazza finale” in questa narrazione horror lascia un’impressione duratura mentre la carneficina si intensifica a un livello inquietante che sembra più simile a un film di Nightmare on Elm Street piuttosto che a un film standard degli X-Men.
2. L’Ultimate X-Men del 2024 è ispirato ai manga horror
Ultimate X-Men #1 di Peach Momoko





La serie originale Ultimate X-Men include alcune delle storie più tristi incentrate su Wolverine. Con un recente riavvio dell’Ultimate Universe, Peach Momoko è intervenuta sia come scrittrice che come disegnatrice, guidando la serie verso nuovi territori con Hisako Ichiki, conosciuta come Armor, come personaggio principale.
Momoko ha dichiarato apertamente di essersi ispirata ai manga horror, sottolineando i temi dell’orrore corporeo e del terrore psicologico. Fin dall’inizio della serie, ha costantemente offerto una narrazione intrisa di orrore che esplora il trauma di entrare nei propri poteri, rendendola una delle cronache degli X-Men più significative finora orientate all’orrore.
1. L’unica storia di Stephen King sugli X-Men ricorda uno dei suoi romanzi
Pagine 10-12 di Heroes for Hope: Starring the X-Men #1 di Stephen King e Berni Wrightson





Creato nel 1985, Heroes for Hope: Starring the X-Men è stato un progetto avvincente mirato a raccogliere fondi per la carestia in Africa. Questa storia di 48 pagine presenta diversi team creativi rinomati, con icone come Stan Lee, Frank Miller e il genio dell’horror Stephen King che hanno contribuito con i loro talenti. Al centro della narrazione c’è una crisi in cui i membri degli X-Men sono assediati da attacchi psichici.
Queste devastanti intrusioni psichiche sono eseguite da un essere divino che prospera sull’angoscia umana, prendendo di mira le paure più intime degli X-Men. Per Kitty Pryde, la sua ansia circonda la fame, portando a una sequenza indimenticabile in cui un nemico chiamato “Hungry” manipola la sua fame, che ricorda il precedente lavoro di King, Chekhov’s Thinner. Con un semplice tocco, questa entità malevola riduce Kitty a una mera ombra di se stessa, creando una delle narrazioni più agghiaccianti degli X-Men ad abbellire le pagine dei fumetti.
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