aespa, gruppo rappresentativo di ragazze K-pop a cui hanno prestato attenzione il New York Times e il Financial Times

aespa, gruppo rappresentativo di ragazze K-pop a cui hanno prestato attenzione il New York Times e il Financial Times

“Better Things” del gruppo femminile aespa è stata selezionata come una delle “migliori canzoni del 2023” dal New York Times. Inoltre, aespa è stata inserita tra le “25 donne più influenti del 2023” dal Financial Times

Il New York Times ha recentemente annunciato “Le migliori canzoni del 2023” attraverso il proprio sito web ufficiale e aespa è stato l’unico artista K-pop elencato . Il New York Times ha rivelato il motivo per cui ha scelto “Better Things”: “Campanacci, battiti di mani e accordi di pianoforte guidano ‘Better Things’, un bacio K-pop con armonie vocali ingegnosamente a cascata e assolutamente senza rimpianti.”

Il Financial Times, un’importante rivista economica britannica, ha annunciato la lista delle “25 donne più influenti del 2023” attraverso il suo sito ufficiale il 30 novembre (ora locale). aespa è stato nominato nella categoria “Creatori” insieme alla pop star Beyoncé, all’attrice-produttrice Margot Robbie, alla stilista Phoebe Philo, ecc., ed è stato l’unico artista K-pop ad essere selezionato.

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Per quanto riguarda gli aespa, il Financial Times ha dato una recensione favorevole: “Mentre i livelli più alti delle classifiche coreane sono stati dominati dalle boy band, una nuova ondata di gruppi femminili ha scalato le classifiche. Nei due anni trascorsi dalla pubblicazione del loro primo album, le aespa hanno stabilito e poi infranto una serie di record per i gruppi femminili K-pop, diventando i primi a superare il milione di vendite nella prima settimana con tre album consecutivi, oltre a suonare a Coachella e lanciare un tour mondiale. Con la loro strumentazione sperimentalmente stratificata e la voce infuocata accompagnata dalle loro controparti avatar fantascientifiche punk AI (l’ae in aespa si riferisce ad “avatar” ed “esperienza”), gli aespa hanno ampliato i confini del K-pop.

Fonte: Daum, The New York Times, Financial Times

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