Ubisoft si rivolge al bizzarro NPC con voce vocale di Prince of Persia: The Lost Crown

Ubisoft si rivolge al bizzarro NPC con voce vocale di Prince of Persia: The Lost Crown

Ubisoft, editore di Prince of Persia: The Lost Crown, ha spiegato perché un NPC minore sarà doppiato da un programma di sintesi vocale al momento del lancio.

Alcuni recensori del gioco hanno notato qualcosa di strano in uno degli NPC di The Lost Crown. Nonostante il gioco avesse una doppiatura completa, lo spirito dell’albero Kalux sembrava sospettosamente simile a un programma di sintesi vocale ampiamente utilizzato.

In risposta alle domande di IGN, Ubisoft ha confermato che il programma è stato utilizzato ma insiste che si è trattato di un errore che verrà corretto in futuro aggiornamento.

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Ubisoft

Ubisoft spiega le linee vocali di sintesi vocale e le modalità di sintesi vocale di Prince of Persia. promette soluzioni future

Dopo aver notato la strana voce di Kalux, IGN ha contattato SIDE UK, lo studio che ha gestito la voce di Prince of Persia: The Lost Crown recitazione e Ubisoft stessa.

SIDE ha confermato di non aver utilizzato la sintesi vocale per il gioco ma “non aveva visibilità di altri piani di progettazione vocale, TTS o altro, che Ubisoft aveva per il gioco”.

La risposta di Ubisoft ha confermato che è stata utilizzata la sintesi vocale, ma solo come segnaposto. “La versione inglese di queste 8 righe di testo per questo personaggio non è stata implementata correttamente”, hanno spiegato. La spiegazione ha senso, poiché le risorse segnaposto sono comuni nello sviluppo di giochi.

Tuttavia, non è chiaro se alcune battute vocali siano state effettivamente registrate per Kalux. Sebbene il gioco attribuisca credito a tutti i doppiatori che hanno lavorato al titolo, nessuno è elencato come doppiatore del personaggio.

Oltre a ciò, nonostante The Lost Crown avesse in programma una patch del primo giorno, Ubisoft ha confermato che la correzione di Kalux non ne avrebbe fatto parte, dicendo a IGN di “aspettarsi fine gennaio o inizio febbraio”.

Che ci sia stato qualche problema nell’implementazione delle linee o che Ubisoft abbia semplicemente trascurato proprio questo NPC minore, sembra un errore onesto. Tuttavia, arriva in un momento in cui l’uso della tecnologia nei giochi e nella recitazione vocale, in particolare l’intelligenza artificiale, è sotto attento esame.

All’inizio di questa settimana, SAG-AFTRA ha annunciato un controverso accordo con la società di intelligenza artificiale Replica Studios riguardante l’uso delle voci create dall’intelligenza artificiale nei videogiochi. Sebbene il sindacato lo abbia definito “un accordo giusto ed etico per creare e concedere in licenza in modo sicuro una replica digitale della propria voce”, l’accordo è stato ampiamente criticato dai doppiatori che affermano di non essere stati consultati e di non approvare come sostiene SAG-AFTRA.

Anche se non è il caso di Prince of Persia: The Lost Crown, vale la pena notare che Ubisoft è tra i primi sviluppatori a confermare l’intenzione di utilizzare Nvidia Avatar Cloud Engine, un programma di intelligenza artificiale per la creazione di personaggi di videogiochi annunciato questa settimana durante il CES.

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