Il vero shock della violenza di Smile 2 rispetto a Terrifier 3

Il vero shock della violenza di Smile 2 rispetto a Terrifier 3

Nota dell’editore: questo articolo contiene spoiler su Smile 2.

Punti salienti principali

  • L’uso strategico del gore in Smile 2 è in linea con le aspettative del pubblico.
  • Smile 2 innova in termini di valore shock, pur mantenendo elementi del suo predecessore.
  • L’aumento di scene di sangue in Smile 2 approfondisce il carattere dell’antagonista.

L’anno 2024 ha prodotto una notevole serie di film horror, trasformando quello che una volta era un genere stagionale in uno spettacolo lungo un anno. Tra i titoli di spicco, Smile 2 e Terrifier 3 hanno ottenuto un notevole successo al botteghino, rafforzato dalla loro uscita tempestiva per la stagione di Halloween. Mentre le vibrazioni spettrali hanno sicuramente contribuito alla loro popolarità, entrambi i film hanno dimostrato di essere esperienze horror genuinamente avvincenti, offrendo qualità uniche al pubblico.

Smile 2 tende a essere un film horror più cerebrale incentrato su un profondo simbolismo e archi narrativi dei personaggi, mentre Terrifier 3 abbraccia il tradizionale tropo slasher, senza perdere tempo a tuffarsi direttamente nella violenza grafica. Il gore travolgente di quest’ultimo avrebbe fatto sì che alcuni spettatori abbandonassero il cinema, incapaci di sopportare l’implacabile brutalità. Entrambi i film prosperano prendendo strade diverse all’interno del genere horror. Sebbene non ci sia una formula definitiva per un film horror di successo, Smile 2 riesce a prendere in prestito da Terrifier 3 offrendo al contempo il proprio approccio al contenuto grafico che risuona in modo diverso con il pubblico.

L’efficacia del Gore controllato in Smile 2

Nessuno
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La serie Smile è nota per il suo ricorso ai jump scare, in particolare sfruttando le apparizioni a sorpresa del demone del sorriso in momenti inaspettati. Sebbene violento, il primo film ha mostrato la sua carneficina in modo più sommesso: i suoi omicidi erano scioccanti ma non eccessivamente grafici. Ad esempio, mentre ritraeva autolesionismo e morti improvvise, si è astenuto dal rappresentare violenza grafica come brutali ferite al volto. A differenza del primo capitolo, Smile 2 aumenta notevolmente il suo fattore gore.

Sorriso 2

Direttore

Parker Finn

Lancio

Naomi Scott, Rosemarie DeWitt, Dylan Gelula, Lukas Gage, Kyle Gallner, Peter Jacobson, Miles Gutierrez-Riley

Durata

2 ore, 7 minuti

Data di rilascio

18 ottobre 2024

Al contrario, Terrifier 3 ha costruito la sua reputazione su sangue e immagini grafiche, che i fan si aspettavano dopo i film precedenti. A differenza di Smile, che si rivolge a un pubblico più ampio in cerca di horror pieno di suspense, Terrifier 3 mantiene un fascino di nicchia radicato nella violenza viscerale. Entrambe le serie di film condividono una parte significativa del loro pubblico, che si diletta nel brivido dell’horror in diverse forme, che si tratti di tensione psicologica o di sangue palese.

Tattiche d’urto innovative in Smile 2

Naomi Scott affrontata dai ballerini in Smile 2

Il film originale Smile dava priorità a jump scare e horror psicologico, principalmente per attrarre una base di pubblico più ampia. Questo approccio è in contrasto con Terrifier 3, che si rivolge a un pubblico più ristretto in cerca di alti livelli di gore e shock in base ai film precedenti della serie. Per catturare un pubblico più ampio, il primo film ha scelto di non affidarsi esclusivamente al valore dello shock grafico.

Tuttavia, il gore intensificato in Smile 2 ha molteplici scopi: consente al sequel di distinguersi offrendo al contempo elementi a sorpresa. Gli spettatori che hanno familiarità con l’originale potrebbero prevedere alcuni colpi di scena, riducendo l’impatto dei jump scare. Pertanto, il film ha abilmente incorporato livelli elevati di gore per sovvertire le aspettative ed evocare reazioni genuine dal pubblico. Questa volontà di abbracciare contenuti grafici assicura che Smile 2 non solo attragga gli spettatori, ma accresca anche la posta in gioco emotiva della narrazione.

Le immagini grottesche e scioccanti aumentano la posta in gioco che circonda le interazioni tra i personaggi, arricchendo la rappresentazione dell’antagonista già detestabile. L’implementazione strategica del gore è particolarmente significativa per un sequel che mira all’accettazione da parte del grande pubblico, poiché la violenza eccessiva viene spesso evitata nei film che si rivolgono a un pubblico più vasto.

In definitiva, la natura grafica di Smile 2 lo distingue come un film di spicco dell’horror contemporaneo, tutto grazie all’intento creativo e all’esecuzione del regista Parker Finn.

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