L’episodio di questa settimana di Agatha All Along ha svelato la storia di Lilia Calderu, interpretata da Patti LuPone. Mentre la storia si svolge durante il suo processo, la vediamo di nuovo in azione insieme ad Agatha (Kathryn Hahn), Billy/William (Joe Locke) e Jennifer (Sasheer Zamata). La performance di LuPone in questo episodio è stata a dir poco ipnotizzante.
**Attenzione: spoiler su Agatha All Along**
Nel corso della stagione, Lilia ha mostrato segni di glitching. Con ogni puntata, sembra oscillare attraverso vari periodi di tempo, lasciando gli spettatori a chiedersi la forza che la spinge a esprimere commenti così eccentrici. Nell’episodio 7, intitolato “Death’s Hand In Mine”, finalmente otteniamo informazioni sui suoi peculiari sfoghi. Ci addentriamo nell’infanzia di Lilia in Sicilia, dove ha assistito alla caduta della sua congrega e si è sentita impotente nell’intervenire, anche se possedeva la conoscenza per rettificare la situazione, non è mai riuscita a trovarsi nel posto giusto al momento giusto.
Quando sia Jennifer che Lilia cadono dalla strada, Lilia capisce quali azioni deve intraprendere: tornare alla sua prova per supportare Billy e Agatha. L’episodio alterna Agatha e Billy alle prese con la loro prova dei tarocchi, la mancanza della loro strega dei tarocchi, e i tentativi di Jennifer e Lilia di raggiungerli. Il momento clou di “Death’s Hand In Mine” per me è stato il modo in cui ha permesso a Lilia di prosperare davvero.
Patti LuPone è da tempo riconosciuta come una potenza teatrale dagli appassionati di Broadway. Tuttavia, vederla infondere tanta profondità nel suo ruolo di Lilia all’interno del Marvel Cinematic Universe aggiunge un altro strato al suo talento. Invece di interpretare una donna sull’orlo della follia, incarna un personaggio disorientato nel tempo. Di conseguenza, la canzone finale che accompagna i titoli di coda emerge come una selezione incredibilmente toccante e brillante.
“Mi è piaciuto essere una strega”
“Time in a Bottle” di Jim Croce suonava durante i titoli di coda di Agatha All Along. La conclusione, che implica la caduta di Lilia di LuPone sulle spade (le stesse che ha usato per sconfiggere i Salem Seven), abbinata alla melodia di Croce, era commovente.
Il testo risuona con “Se potessi salvare il tempo in una bottiglia, la prima cosa che vorrei fare è salvare ogni giorno finché l’eternità non passa, solo per trascorrerlo con te”. Questa canzone profonda, unita a una toccante inquadratura della bambina Lilia che si riunisce alla madre, ha prodotto un impatto emotivo pesante. Questo è esattamente ciò che rende questo episodio così memorabile. Mentre la bravura recitativa di LuPone è innegabile, è stata anche dotata di una trama splendidamente realizzata da interpretare.
Inoltre, c’è stata una significativa conferma riguardo a Rio (Aubrey Plaza) come Morte, un colpo di scena intrigante che, sebbene anticipato, è rimasto accattivante da vedere. Tuttavia, ciò che è veramente emerso in questo episodio è stata l’attenzione su Lilia. Non c’è stata distrazione da più linee narrative, consentendo agli spettatori di guardare semplicemente Lilia riscoprire la sua identità e abbracciare ciò che significa per lei come strega.
L’aspetto agrodolce di questa esperienza è il mio desiderio di momenti prolungati con Lilia. Sfortunatamente, come afferma in modo toccante la canzone di Croce, “Ma non sembra mai esserci abbastanza tempo per fare le cose che vuoi fare una volta che le hai trovate”. La brillantezza di LuPone è ben nota, ma la sua interpretazione di Lilia la porta a nuove vette.
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