
Amanda Seyfried si immerge nell’oscurità nel nuovo ruolo di Long Bright River
Amanda Seyfried rivela di aver esplorato alcuni “luoghi oscuri e spaventosi” mentre si preparava per il suo impegnativo ruolo di poliziotta nell’avvincente dramma Long Bright River, ambientato nel duro contesto di Philadelphia.
Informazioni sulla serie
Questa serie in otto parti, presentata in anteprima su Peacock+ il 13 marzo e che debutterà a livello internazionale al festival Series Mania di Lille questa settimana, vede Seyfried nei panni di Mickey, una donna locale di successo che un tempo sembrava destinata a staccarsi dalla sua educazione operaia. Invece, si ritrova a muoversi per le strade di Kensington come madre single, cercando di entrare in contatto con i tossicodipendenti e le prostitute con cui ha a che fare ogni giorno. Tra loro c’è sua sorella Kasey, interpretata da Ashleigh Cummings, che è tragicamente caduta nella dipendenza. Quando si verificano una serie di omicidi che coinvolgono prostitute e Kasey scompare, Mickey teme che un serial killer possa aver preso di mira sua sorella.
Una narrazione poliedrica
Long Bright River è un adattamento del romanzo di Liz Moore di Nikki Toscano e della stessa Moore, che affronta temi di trauma intergenerazionale, crisi degli oppioidi e corruzione sistemica, il tutto racchiuso in una cornice procedurale di polizia. Mentre la ricerca dell’assassino da parte di Mickey alimenta la narrazione, il cuore della storia risiede nelle sue relazioni con Kasey, il loro padre (interpretato da John Doman) e il suo giovane figlio Thomas (Callum Vinson).Toscano sottolinea che il fulcro della serie è il legame tra le due sorelle, intrecciato con un avvincente mistero di omicidio.
Preparare il terreno per un dramma serio
Paragonata a Mare of Easttown di Kate Winslet, questa serie poliziesca ambientata in Pennsylvania si distingue per il suo impegno verso temi maturi, distinguendosi dalla tendenza prevalente delle commedie poliziesche e delle serie incentrate sull’azione.
Approfondimenti di Seyfried e Toscano
In una recente conversazione con The Hollywood Reporter, Seyfried e Toscano hanno parlato del percorso di trasformazione dell’attrice per questo ruolo, inclusa la sua rapida padronanza del corno inglese e il coraggio richiesto per raccontare una storia così cupa nei tempi moderni.
Esplorare un ruolo impegnativo
Amanda Seyfried: “Volevo interpretare qualcuno che mi terrorizzava. Inizialmente, l’idea di interpretare una poliziotta sembrava al di là della mia portata, poiché non mi vedevo affermare la mia autorità. Tuttavia, indossare l’uniforme mi ha dato un vantaggio inaspettato, uno strato protettivo, che rispecchiava come potrebbe sentirsi la vera polizia. Navigando nell’attuale clima del nostro rapporto con le forze dell’ordine, ho pensato che questo fosse il momento perfetto per incarnare un personaggio che affronta il suo lavoro con dignità e un genuino rispetto per coloro che serve. Questo non è solo uno spettacolo poliziesco, è fondamentalmente incentrato sulla famiglia e sull’esperienza umana”.
Nikki Toscano sui temi oscuri
Nikki Toscano: “Ci sono voluti cinque anni per dare vita a questa serie, e l’abbiamo lanciata in un periodo molto diverso da oggi. Il dramma familiare ha trovato riscontro nelle persone, in particolare dopo che è stato riconosciuto come una delle letture preferite di Barack Obama del 2020. Questa storia si addentra nelle complessità dell’umanità nell’oscurità, alla ricerca della luce in mezzo alla disperazione”.
Debutto su Peacock+
Nikki Toscano: “L’esperienza di pubblicare la serie tutta in una volta è stata unica. Nei miei progetti precedenti, gli episodi venivano pubblicati settimanalmente, quindi è stato intrigante ricevere un feedback immediato sul fatto che gli spettatori avessero guardato tutti gli otto episodi in un giorno!”
Seyfried riflette sull’autenticità
Amanda Seyfried: “Inizialmente, avevo dei dubbi sull’autenticità dello show nel catturare l’essenza di Philadelphia, ma l’accoglienza è stata incoraggiante. Persino la mia terapista ha detto di essersi dimenticata che ero io sullo schermo!”
Affrontare scene emozionanti
Amanda Seyfried: “Una delle scene più impegnative per me ha coinvolto un momento di scoperta tra Kasey e Mickey, dove ho dovuto fare i conti con incredulità e paura per lo stato mentale di mia sorella. Questo ruolo richiedeva uno spettro di emozioni che non erano facili da gestire, assorbendomi profondamente durante le riprese, poiché avevo bisogno di immergermi completamente in quel mondo”.
Adattamento dalla pagina allo schermo
Nikki Toscano: “Liz è stata estremamente collaborativa. Non voleva una replica diretta del suo libro; invece, ci siamo concentrati sulla conservazione dei temi essenziali. Il nostro principio guida è stata la storia d’amore delle sorelle in mezzo a un mistero di omicidio, combinando passato e presente senza soluzione di continuità”.
Aspirazioni musicali nella serie
Amanda Seyfried: “Abbiamo provato a filmare un episodio musicale, ma non era del tutto in linea con la nostra visione. Invece, abbiamo infuso la musica nella narrazione; Mickey è ritratta come un individuo con una passione per la musica e il corno inglese, riflettendo il suo potenziale perduto”.
La vita oltre i ruoli oscuri
Amanda Seyfried: “Non escludetemi dai ruoli spensierati! Sto passando immediatamente a un musical, anche se più dark. Mentre la vita comprende oscurità e sfide, credo nell’uso di queste narrazioni per promuovere empatia e consapevolezza. Esplorando temi più dark, possiamo davvero apprezzare la luce”.
Per ulteriori approfondimenti, visita l’ Hollywood Reporter.
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