In uno sfogo inaspettato, Chris Cuomo, l’ex conduttore della CNN, si è lanciato in una filippica razziale contro la vicepresidente Kamala Harris nel suo show, The Chris Cuomo Project. Questo incidente ha evidenziato sia la sua crescente animosità verso il Partito Democratico sia il suo uso di frasi in codice rivolte ai leader neri.
“Kamala Harris non è una taumaturga, ok?” ha affermato Cuomo. “Solo sei mesi fa, non era benvoluta! Ora, all’improvviso, è come una salvatrice nera, simile a come la gente vede Obama.”
Eccolo. Ecco il vero Chris Cuomo. https://t.co/fac27dMifb
— Jane of the North (@JaneotN) 23 ottobre 2024
Similmente a Donald Trump, Cuomo ha poi minato le credenziali di Harris rispetto a Obama, osservando: “Obama aveva attributi molto più grandi di Harris, non solo in termini di figura rivoluzionaria, ma anche nel suo stile di campagna elettorale, carisma e capacità persuasive. Possedeva qualità che a lei mancano”.
Le critiche di Cuomo si sono concentrate in particolar modo sul percorso di Harris per assicurarsi la nomination democratica, affermando: “Il suo percorso è stato imperfetto, poiché ci sono notevoli preoccupazioni sulla sua legittimità. Sembra che non abbia ottenuto questa posizione attraverso i canali giusti; non è nemmeno passata alla prima fase delle primarie quando si è candidata”.
Wow, antenati? Dudebro è amareggiato e arrabbiato. Il suo disprezzo alla MAGA per i democratici e i loro elettori raggiunge il culmine qui. Due democratici dotati eccitano gli afroamericani, e lui è arrabbiato. Non stiamo cercando un salvatore; vogliamo una leadership autentica. Al diavolo te, Chris Cuomo. https://t.co/h1BqLrcISj pic.twitter.com/Dqt0Wxtqfv
— JustAnotherDreamer (@mhmhart) 23 ottobre 2024
L’ex conduttore ha respinto ogni preoccupazione riguardante le critiche a Harris durante la campagna, affermando: “L’idea che non dovremmo criticarla a causa di Trump è sbagliata. Non porta a progressi. Dobbiamo valutare comparativamente. Sia lei che lui hanno degli svantaggi. Ne ha di più? Certamente. Ma ha anche una base molto più fervente. Ecco cosa rende questa gara così serrata”.
Mario Cuomo è in paradiso in questo momento: pic.twitter.com/zbp8F3TOCM
— Bill Hirschi? ????????☮️????? (@WJHirschi) 23 ottobre 2024
La richiesta di critica da parte di Cuomo in questa fase avanzata della corsa è problematica, poiché è un momento cruciale per radunare il sostegno degli elettori e assicurarsi i voti. Il suo paragone tra Harris e Trump sembra disonesto, soprattutto considerando che riconosce i problemi di Trump, mentre minimizza le vulnerabilità di Harris come relativamente minori.
Forse l’aspetto più significativo delle osservazioni di Cuomo è stato il suo approccio difensivo nei confronti dei sostenitori di Trump mentre prendeva di mira Harris. Ha osservato: “Se vuoi liquidare metà di questa nazione come bigotta, come giustifichi la gara serrata? Forse non sei così infallibile nelle tue convinzioni come pensi. Forse dovresti essere più ricettivo verso coloro che non sono d’accordo. Non tutti sono razzisti”. Mentre è vero che non tutti i sostenitori di Trump nutrono sentimenti razzisti, Cuomo non riesce ad affrontare il razzismo pervasivo e le tendenze autoritarie associate alla campagna Trump/Vance.
Chris Cuomo è diventato un vero e proprio bruhincel. pic.twitter.com/SvGh1QFsNg
— THEE COO Badass? #KHive LATINX (@calichicacine) 23 ottobre 2024
Il passaggio di Cuomo da beniamino dei media mainstream a tramite di narrazioni di destra riflette un cambiamento meno basato sui principi, guidato da emozioni personali, legato al suo licenziamento dalla CNN, a controversie familiari e non necessariamente indicativo di alcuna trasformazione sostanziale all’interno del Partito Democratico.
A chi si riferisce Chris Cuomo? L’uomo è ancora arrabbiato per aver perso il suo posto alla CNN. Può tranquillamente andarsene. pic.twitter.com/B4aOTu9NBk
— X ? (@realXanderXjork) 23 ottobre 2024
La sua disponibilità a criticare duramente la prima donna e prima vicepresidente nera suggerisce la sua disponibilità a bruciare i ponti per continuare a essere rilevante nell’ambiente mediatico in evoluzione.
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