Christopher Nolan è famoso per la sua capacità di intrecciare narrazioni intricate piene di colpi di scena inaspettati. Uno dei suoi risultati più notevoli in questo senso si trova nei momenti iniziali di The Prestige . Uscito nel 2006 e caratterizzato da interpretazioni stellari di Hugh Jackman, Christian Bale e Scarlett Johansson, questo thriller psicologico è spesso acclamato come uno dei migliori film di Nolan. La sua trama accattivante, le straordinarie immagini d’epoca e la conclusione sconvolgente hanno consolidato il suo status nella storia del cinema. La trama esplora la rivalità crescente tra due ambiziosi maghi nella Londra del XIX secolo, le cui vendette personali si intrecciano con le loro vite teatrali.
Distribuito con numerose sorprese e rivelatrici apparizioni di personaggi storici, il film culmina in un colpo di scena finale che lascia gli spettatori sbalorditi alla prima visione. La narrazione funge da toccante esplorazione dell’ossessione e dei sacrifici che si fanno nel perseguimento del successo, chiedendosi se tale successo valga davvero il costo. Curiosamente, Nolan prepara abilmente il terreno per questo colpo di scena fin dall’inquadratura iniziale del film, una mossa che mette in mostra la sua abilità di regista.
L’inquadratura d’apertura del Prestige getta i semi del colpo di scena della clonazione
Una lezione magistrale di presagio
Il film inizia con un’immagine stimolante di numerosi cappelli a cilindro edoardiani sparsi sul tranquillo suolo di una foresta . Questa immagine stabilisce immediatamente un collegamento con il mondo della magia, l’abbigliamento tradizionale dei maghi da palcoscenico dell’epoca, ma il significato dei cappelli e la loro misteriosa ambientazione rimangono inspiegati. Da lì, la narrazione passa al personaggio di Michael Caine, John Cutter, impegnato in un numero di sparizione che presenta un piccolo uccello, accompagnato dalla voce fuori campo di Caine che elabora la struttura di un trucco di magia.
The Prestige – Dettagli chiave |
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Data di rilascio |
Bilancio |
Incassi al botteghino lordi |
Punteggio RT Tomatometer |
Punteggio RT Popcornmeter |
17 ottobre 2006 |
40 milioni di dollari |
109,7 milioni di dollari |
77% |
92% |
Man mano che la storia si dipana, diventa evidente che i cappelli simboleggiano il colpo di scena cruciale del film: Robert Angier, interpretato da Hugh Jackman, diventa ossessionato dal replicare il trucco del teletrasporto del suo rivale al punto di trovare un metodo scientifico per la sua clonazione . Questa ossessione lo porta a utilizzare una macchina inventata da Nikola Tesla, interpretato da David Bowie. È interessante notare che i cappelli sono sottoprodotti degli esperimenti di Tesla: cloni l’uno dell’altro che inconsapevolmente si sono sparsi nei boschi dopo essere stati creati lontano dalla posizione prevista per la macchina.
Per comprendere la prima scena del Prestige è necessario il contesto
La confusione iniziale si trasforma in chiarezza
Inizialmente, l’inquadratura dei cappelli sparsi può apparire come un’immagine scollegata, soprattutto quando la narrazione si sposta su Cutter e le sue intuizioni sui trucchi di magia. Il pubblico potrebbe aspettarsi che una spiegazione emerga più avanti nel film; tuttavia, in quel momento, l’immagine sembra mancare di significato immediato. Man mano che gli spettatori procedono nel film, le scene precedenti trovano il loro posto. L’apparizione di un cappello a cilindro edoardiano sul personaggio di Andy Serkis, Mr. Alley, collega i puntini, illuminando la relazione tra l’inquadratura iniziale e il dramma che si sta svolgendo nella narrazione.
In particolare, David Bowie inizialmente rifiutò il ruolo di Tesla finché Nolan non lo contattò personalmente per convincerlo, sottolineando l’unicità del suo talento per la parte. Questo film si svolge a un ritmo deliberato, consentendo alla rivalità tra Angier e Alfred Borden, interpretato da Christian Bale, di passare da una competizione professionale a uno scontro letale di astuzia e ambizione. L’arco narrativo del film sottolinea come l’ossessione di Angier si trasformi da mera esplorazione in una ricerca di qualcosa di innaturale, con la scena iniziale che si erge come una prima indicazione che The Prestige trascende i confini del dramma d’epoca e si addentra nel regno della fantascienza e del thriller.
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