La scena di Batman più scioccante della DC in 60 anni di live-action verrà pubblicata nel 2024: nessuno è morto

La scena di Batman più scioccante della DC in 60 anni di live-action verrà pubblicata nel 2024: nessuno è morto

Attenzione: questo articolo contiene SPOILER sull’episodio 8 di The Penguin.

The Penguin del 2024 ha regalato una delle sequenze più strazianti nella storia degli adattamenti DC Comics, riuscendo a farlo senza una sola vittima. Una continuazione diretta del film del 2022 di Matt Reeves, The Batman , questa serie segue Oswald Cobb mentre sale spietatamente nei ranghi della malavita di Gotham City, preparando il terreno per l’imminente The Batman – Parte II . Lo spettacolo è definito dal suo crudo realismo, dalla profondità psicologica e dalla violenza brutale, rendendolo un’esplorazione appropriata di un famigerato antagonista di Batman. Eppure, forse la sua scena più scioccante si svolge all’interno dei confini di un interrogatorio straziante, privo di vittime.

The Penguin: l’offerta live-action più intensa della DC

L’acclamata serie della HBO approfondisce la visione oscura di Gotham di Matt Reeves

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In The Penguin , il pubblico acquisisce una visione approfondita della storia contorta di Oswald Cobb e del più ampio panorama criminale di Gotham. Ciò che diventa evidente è un ritratto inaspettatamente riconoscibile di The Penguin. In quanto figura profondamente insicura, il personaggio di Oswald mostra un’estrema volatilità, in particolare quando si trova di fronte al ridicolo per quanto riguarda le sue ambizioni. La sua aspirazione a stabilirsi come un signore del crimine simile a Rex Calabrese guida la narrazione centrale della serie, accesa dallo scioccante omicidio di Alberto Falcone, un passo falso fatale derivante dalle risate dirette ai suoi obiettivi.

Rex Calabrese, noto anche come The Lion, è un personaggio emerso nei fumetti di Batman post-Flashpoint, precedentemente indicato come il padre di Catwoman fino ai recenti retcon. Questo strato narrativo aggiunge profondità al viaggio di Oswald mentre si avvicina sempre di più al suo triste destino.

Il tormento di Sofia per Oz e Francis: una scena avvincente

La nuova regina del crimine di Gotham intensifica la sua ricerca di vendetta

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L’esplosivo finale di The Penguin vede Sofia Gigante e il Dottor Julian Rush rapire Oswald e Francis Cobb, con Francis che affronta ricordi traumatici del passato della loro famiglia. Lei rivela la verità sul ruolo di Oswald nella morte dei loro fratelli, spingendo Sofia a rivelare le sue intenzioni mortali nei suoi confronti, con Francis messo in una situazione precaria come leva per estorcere una confessione.

In una svolta inquietante, Oswald si rifiuta di confessare gli omicidi dei suoi fratelli, anche se ciò significa esporre Francis alla mutilazione. Questo interrogatorio espone i fragili costrutti emotivi che Oswald ha costruito attorno alla sua identità, tra cui il suo disperato bisogno di affetto materno e il suo desiderio di emulare la famigerata eredità di Rex Calabrese. Ogni rivelazione erode la sua autopercezione e illustra una forte vulnerabilità, che culmina in uno dei momenti più profondamente scomodi della serie.

Il crollo di Francesco: la crudeltà suprema

A Gotham ci sono destini peggiori della morte

È interessante notare che, invece di optare semplicemente per l’esecuzione, Sofia escogita un percorso molto più crudele per Oswald e Francis. Svelando i segreti più oscuri di Oswald, cerca di cancellare le fondamenta stesse delle sue care aspirazioni. Mentre Oswald si immagina come il prossimo grande signore del crimine, la dura verità del suo passato incombe, e Sofia ne approfitta per indebolirlo completamente.

Ciò che emerge è un ritratto di Oswald la cui cieca ambizione e autoinganno gli impediscono di affrontare la realtà, creando un climax profondamente inquietante che risuona per tutta la serie. La manipolazione psicologica in gioco si rivela una tragedia molto più grande della semplice morte, dimostrando che nel tetro regno di Gotham, la tortura più dura può a volte essere la distruzione della propria identità e dei propri sogni.

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