Scoppia il dibattito sulle accuse di censura nella serie più controversa di Shonen Jump

Scoppia il dibattito sulle accuse di censura nella serie più controversa di Shonen Jump

L’ultima novità di Shonen Jump, Drama Queen , ha riacceso le discussioni all’interno della comunità manga, in particolare dopo che sono state apportate modifiche alla versione inglese del suo primo capitolo. Debuttando a dicembre 2024, la serie di Kuraku Ichikawa ha rapidamente polarizzato le opinioni a causa delle accuse di razzismo e xenofobia insite nella sua narrazione.

Questa settimana, i riflettori sono tornati su Drama Queen quando i fan hanno osservato che un riquadro specifico della traduzione inglese è stato modificato, apparentemente per censurare una battuta del personaggio principale. Questo cambiamento è stato percepito come un potenziale affronto alla comunità LGBTQ+.

Controversia sulla censura: traduzione o fraintendimento?

Interpretazione errata di un termine giapponese

Uno sguardo più approfondito, come condiviso da @MangaMoguraRE e altri sulla piattaforma di social media X, suggerisce che nel primo capitolo, la protagonista Nomamoto si lamenta degli alieni che si sono stabiliti sulla Terra. Nella sua invettiva, li paragona ad alcune persone che non le piacciono, tra cui “donne che chiamano i loro fidanzati ‘partner'”. Inizialmente, questa osservazione ha scatenato reazioni che sostenevano che fosse un insulto verso gli individui LGBTQ+, in particolare nel modo in cui il termine “partner” è interpretato nella cultura giapponese come “相方” (aikata).

Poco dopo, i fan sono rimasti sorpresi nello scoprire che la traduzione inglese aveva modificato la frase di Nomamoto in: “Odio le donne che usano nomignoli per i loro fidanzati”. La modifica ha portato molti a concludere che potrebbe essere una reazione alle critiche online, sollevando notevoli preoccupazioni riguardo alla censura.

Tuttavia, come hanno sottolineato Manga Mogura e altri fluenti parlanti di giapponese, il termine “相方” non corrisponde direttamente al suo equivalente inglese. In particolare, non ha alcuna connotazione relativa all’inclusività. Invece, riflette un riferimento casuale utilizzato da alcuni giovani giapponesi per descrivere un partner romantico senza etichettarlo come fidanzato o fidanzata.

Ciò suggerisce che le modifiche alla traduzione non riguardavano necessariamente la censura, ma piuttosto un tentativo di trasmettere in modo più accurato il sentimento originale. Tuttavia, la decisione di evitare interpretazioni potenzialmente offensive può anche essere percepita come una forma di censura. Curiosamente, altri segmenti del manga sono rimasti intatti all’interno della traduzione.

Incomprensioni culturali tra i fan del western

Copertina del primo numero di Drama Queen con Nomamoto

La questione della censura nei manga e nella letteratura è un problema critico. Le motivazioni dietro questa particolare alterazione sollevano perplessità, in particolare perché sottolinea una sfida persistente: il pubblico occidentale spesso interpreta male o impone standard culturali estranei a opere radicate nella tradizione giapponese. Questo disallineamento rischia di distorcere le intenzioni originali dei creatori e potrebbe in ultima analisi portare a una censura non necessaria.

Ad esempio, i fan più anziani potrebbero ricordare quando le prime localizzazioni di anime, come “Sailor Moon”, sostituirono il ramen con gli spaghetti, un cambiamento percepito più come ridicolo che dannoso. Al contrario, la situazione di Drama Queen serve come un promemoria serio delle complessità insite nella traduzione di prodotti culturali. Sebbene manga e anime godano di una vasta popolarità globale, è essenziale ricordare che rimangono profondamente radicati nella cultura giapponese.

Mentre la narrazione di Drama Queen si dipana, coinvolgendo una coppia di disadattati che affronta battaglie contro gli alieni spesso parallele alle esperienze degli immigrati, sembra destinata a suscitare continuamente dibattiti. Finché non verrà fornita una dichiarazione ufficiale in merito alle modifiche alla traduzione, l’ombra della censura incombe su questa intrigante serie.

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