Errore della DeLorean nel finale di Ritorno al futuro: un dettaglio che ti lascerà senza parole

Errore della DeLorean nel finale di Ritorno al futuro: un dettaglio che ti lascerà senza parole

L’emozionante ricerca per riportare Marty McFly al 1985 in Ritorno al futuro comporta un turbine di caos e calcoli frenetici. Mentre la narrazione raggiunge il culmine, Marty e Doc Brown si affannano per far accelerare la DeLorean in tempo per sincronizzarla con il fulmine della torre dell’orologio che riporterà Marty alla sua linea temporale originale. Nonostante i loro preparativi accurati, si verificano numerosi incidenti: cavi aggrovigliati, un motore malfunzionante e altro ancora li gettano nel caos.

A complicare le cose, Marty si confronta con la triste consapevolezza che il suo amico, Doc Brown, verrà presto colpito nel 1985. Tuttavia, Doc del 1955 insiste sul fatto che Marty non dovrebbe intervenire o avvertirlo. Di fronte a questo dilemma, Marty decide di modificare le impostazioni di controllo della DeLorean per assicurarsi di arrivare con abbastanza tempo per salvare Doc dagli aggressori in avvicinamento. Questa modifica porta a un piccolo, ma intrigante errore di continuità in Ritorno al futuro .

Un errore di calcolo nel tempo: la modifica della DeLorean da parte di Marty

Marty e la sua lezione sul tempismo

Sostituzione del pannello di controllo DeLorean
Pannello di controllo DeLorean da Ritorno al futuro
Marty McFly inserisce i numeri nella DeLorean

Dopo aver stabilito un piano per salvare Doc, Marty improvvisa affermando “10 minuti dovrebbero bastare”, mentre regola i comandi. Il momento cruciale avviene quando imposta la destinazione della DeLorean dal 5 novembre 1985, all’1:35 AM all’1:24 AM. Nonostante le sue intenzioni, Marty inavvertitamente si rimanda indietro 11 minuti prima del previsto.

Mentre alcuni potrebbero interpretare l’osservazione di Marty come una stima casuale, rivela una confusione di fondo riguardo alla sua gestione del tempo. La frase implica che Marty stia semplicemente valutando quanto tempo gli ci vorrà per raggiungere il parcheggio del centro commerciale per avvertire Doc Brown, mettendo in dubbio la precisione dei suoi calcoli.

Se Marty avesse voluto programmare 11 minuti, si potrebbe supporre che abbia calcolato meticolosamente la distanza di viaggio, la velocità del veicolo e il momento dell’arrivo dei libici. Tuttavia, dato il caos che ne è seguito, sembra più plausibile che Marty abbia bisogno di 10 minuti, ma inavvertitamente imposta la DeLorean per arrivare un minuto troppo presto.

La stima di Marty: una svista critica

Ignorando le stranezze della DeLorean

Michael J. Fox nei panni di Marty McFly appare perplesso in Ritorno al futuro (1985).

In definitiva, la discrepanza di un minuto si rivela irrilevante, poiché i calcoli di Marty si basano sul presupposto che la DeLorean funzionerà correttamente all’arrivo nel 1985. Sfortunatamente, non è così, lasciando Marty a correre al Lone Pine Mall, arrivando solo pochi secondi dopo aver assistito alla sparatoria di Doc Brown. È interessante notare che se Doc non avesse infranto le regole stabilite del viaggio nel tempo leggendo la lettera di avvertimento di Marty, le conseguenze sarebbero state terribili.

Nonostante il malfunzionamento della DeLorean e la necessità di una corsa disperata dalla torre dell’orologio, Marty riesce quasi a raggiungere il parcheggio in tempo. Ciò porta a una curiosa conclusione: se il veicolo avesse funzionato correttamente, i dieci minuti, come stimato in origine, sarebbero stati probabilmente sufficienti a salvare Doc. L’idea che Marty abbia deliberatamente inserito 11 minuti diventa meno convincente; un solo minuto perso sarebbe irrilevante con un’auto funzionante.

La spiegazione più logica per l’errore di 11 minuti di Ritorno al futuro è che Marty inserisce per errore i numeri sbagliati nella tastiera, non avendo il lusso di avere il tempo di correggere il suo errore prima di accelerare a 88 mph. In alternativa, forse era troppo distratto in classe, concentrandosi di più sul passaggio di bigliettini a Jennifer che sulle sue lezioni di matematica.

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