Attenzione: contiene spoiler per l’episodio n. 11 di Dragon Ball Daima Dragon Ball Daima ha rivitalizzato l’amato franchise tornando agli aspetti affascinanti che hanno caratterizzato le avventure infantili di Goku. Ambientata sullo sfondo dell’incantevole Reame dei Demoni, la ricerca delle Sfere del Drago da parte del cast evoca un profondo senso di nostalgia, richiamando la meraviglia originale che ha definito la serie prima che l’attenzione si spostasse su scontri su larga scala. Nell’ultima puntata, l’episodio n. 11, intitolato “Legend”, l’anime fa allusioni significative a due delle opere seminali di Akira Toriyama .
Per molti fan che hanno familiarità principalmente con i contributi di Toriyama a Dragon Ball, un riferimento potrebbe passare inosservato, poiché si ricollega a una serie che ha preceduto le avventure di Goku in Shōnen Jump. Tuttavia, è probabile che il secondo riferimento risuoni immediatamente con i follower di lunga data quando Neva, l’iconico anziano Namecciano, inizia a cantare la sigla originale dell’anime di Dragon Ball. Questo momento incapsula Dragon Ball Daima come un sentito tributo all’influenza duratura di Toriyama sia nel manga che nell’anime, con questo ultimo episodio che rafforza ulteriormente tali connessioni.
L’omaggio di Daima all’Arale del Dr. Slump
Majin Duu emerge con la frase iconica di Arale
Prima che iniziasse il leggendario viaggio di Goku, Akira Toriyama divenne famoso come mangaka con la sua deliziosa serie comica, Dr. Slump . Sebbene molti appassionati di Dragon Ball potrebbero non essere esperti di questa precedente opera, essa segnò la svolta di Toriyama in Weekly Shōnen Jump, in corso per quasi cinque anni. In un notevole tributo, Dragon Ball Daima introduce un nuovo cattivo, Majin Duu, che mostra i collegamenti con Arale e l’universo stravagante di Dr. Slump.
Majin Duu, che ricorda Buu ma incarna uno spirito giocoso, fa il suo debutto in modo sorprendente: emergendo da un calderone, proclama con entusiasmo la frase tipica di Arale, “n’cha!” Questo momento è accolto con ilarità dai personaggi Arinsu e Marba, che rispondono con il loro tremolante “n’cha”. In particolare, questa frase è parte integrante del formidabile attacco N’cha Cannon di Arale. Non è ancora chiaro se Majin Duu possieda gli unici poteri comici di Arale, ma se sfruttasse anche solo una frazione delle sue abilità, potrebbe emergere come uno dei nemici più formidabili di Dragon Ball.
Neva esegue il tema di Dragon Ball
Il nuovo Namecciano ci regala l’iconica sigla di apertura di Dragon Ball
Nell’ultimo episodio, l’enigmatico saggio Namecciano Neva si unisce al gruppo mentre attraversano il pericoloso Reame dei Demoni. Come creatore delle Sfere del Drago dei Demoni, Neva sembra possedere informazioni vitali, mascherandole abilmente dietro un atto di senilità. Scoppia spontaneamente a cantare, eseguendo “Makafushigi Adventure!”, l’amata sigla di apertura della serie originale di Dragon Ball. Piccolo, tuttavia, vede rapidamente attraverso le sembianze di Neva, interrompendo di fatto la sua canzone.
Dragon Ball Daima continua a fungere da omaggio nostalgico alla ricca storia del franchise, con l’episodio n. 11 che intreccia magistralmente tributi alle opere più influenti di Toriyama. L’episodio si conclude in modo drammatico, lasciando gli spettatori in sospeso dove Vegeta affronta un destino terrificante nelle fauci di un Kraken. I fan possono certamente aspettarsi sviluppi più emozionanti e ulteriori cenni all’eredità di Dragon Ball negli episodi a venire.
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