Esplorando la tradizione di DAIMA: la connessione di Piccolo con il regno dei demoni

Esplorando la tradizione di DAIMA: la connessione di Piccolo con il regno dei demoni

Approfondimenti essenziali

  • Daima svela un cambiamento significativo nella storia di Namek, indicando che le loro radici risalgono al Regno dei Demoni piuttosto che al pianeta Namek.
  • La separazione del Regno dei Demoni dall’Universo 7 solleva intriganti domande sulle associazioni con il multiverso e sul significato di Piccolo.
  • Piccolo è destinato a diventare un personaggio centrale nelle prossime storie, mentre Daima approfondisce la sua discendenza demoniaca ed esplora la crescita del suo personaggio.

Dragon Ball Daima ha davvero entusiasmato il suo pubblico. Dopo una lunga attesa, gli spettatori hanno potuto godere di un episodio che ha splendidamente ripristinato l’essenza della serie originale di Dragon Ball. Fin dall’inizio, la serie ha rapidamente introdotto diverse sorprese, con una rivelazione particolarmente sorprendente riguardante Namecciani e Piccolo che hanno rubato la scena.

Per contestualizzare, la trama di Daima si svolge dopo la scomparsa di Dabura, il formidabile Re dei Demoni sconfitto durante la saga di Buu. Dopo la caduta di Dabura, Re Gomah salì al trono nel Reame dei Demoni e considerò Goku e i suoi alleati come minacce al suo regno. Fino ad ora, i fan avevano creduto fermamente nelle origini consolidate di Piccolo e della razza Namecciana. Tuttavia, Daima smantella quel concetto presentando il Reame dei Demoni e condividendo nuovi dettagli sulla storia dei Namecciani. Sembra che Toriyama avesse in serbo numerose sorprese con Daima, contrassegnando questa reinterpretazione della tradizione Namecciana come potenzialmente il cambiamento più impattante dalla loro apparizione iniziale.

Dragon Ball Daima inizia con un botto

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Fin dai primi momenti, Daima riesce a evocare il fascino nostalgico di Dragon Ball, mescolando abilmente umorismo, azione e profondità narrativa, rimanendo fedele all’eredità del franchise. La serie affronta le ripercussioni successive alla sconfitta di Kid Buu, con un colpo di scena creativo: affrontare il vuoto lasciato dalla scomparsa di Dabura nella saga di Majin Buu.

Con il re Gomah, il sovrano appena incoronato del Reame dei Demoni, che scende sulla Terra, i suoi motivi diventano chiari: cerca di eliminare qualsiasi potenziale minaccia al suo dominio. Incapace di combattere direttamente i combattenti più forti e trovando le Sfere del Drago incapaci di esaudire il suo desiderio letale, Gomah escogita un piano per trasformare i guerrieri più potenti dell’universo in bambini indifesi.

Voglio che Goku e gli altri che hanno aiutato a sconfiggere Majin Buu tornino alla loro infanzia! – Gomah

Sebbene l’episodio contenga alcuni momenti di riflessione, chiarisce efficacemente la sua collocazione temporale. Il focus centrale sembrava ruotare attorno all’espansione della tradizione, evidenziando in modo particolare l’inaspettata rivelazione che i Namecciani, tra cui Piccolo e Dende, non sono originari del pianeta Namek.

Le origini dei Namecciani nel Regno dei Demoni

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Gli appassionati di lunga data di Dragon Ball potrebbero ricordare che Piccolo una volta si vantava del suo titolo di “Re dei demoni”. Con l’avanzare della serie in Z, è stato rivelato che la sua discendenza lo legava alla razza Namecciana, una specie del pianeta Namek. Questa convinzione è persistita, fino ad ora. In Daima, Re Gomah spiega che la discendenza dei Namecciani risale al Regno dei demoni, non a Namek.

Questa nuova prospettiva fornisce chiarezza su varie caratteristiche fisiche, come le orecchie a punta, che Gomah indica argutamente a Dende come indicative delle loro radici demoniache. L’episodio introduce anche Neva, un’antica Namecciana del Reame dei Demoni, che millenni fa creò un set distinto di Sfere del Drago in grado di esaudire malevoli “desideri neri”.

L’importanza di questo cambiamento nella tradizione di Dragon Ball

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Questa trasformazione nella narrazione delle origini Namecciane cambia drasticamente la comprensione tra i fan. In precedenza, i Namecciani erano caratterizzati come esseri amanti della pace con una forte connessione spirituale, custodi delle Sfere del Drago. Questa recente scoperta che i loro antenati provengono dal Reame dei Demoni solleva profonde domande sulla loro natura intrinseca e sull’evoluzione da demoni a protettori del cosmo.

Inoltre, fornisce una nuova lente attraverso cui guardare il viaggio di Piccolo. Una volta descritto come un cattivo con grandiose aspirazioni quando si identificava come il “Re dei Demoni”, si rivela che era più accurato di quanto si pensasse in precedenza. Inoltre, la posizione di Dende come guardiano della Terra potrebbe aver bisogno di essere rivalutata: quali implicazioni sorgono per il guardiano della Terra essendo un membro di una specie con un’eredità così oscura?

Implicazioni del regno dei demoni e del multiverso

Personaggi principali di Dragon Ball Z: Vegeta, Piccolo, Crilin, Trunks, Son Goku, Yamcha, Gohan, Tenshinhan e Jiaozi.

Tra le scoperte più accattivanti nell’episodio inaugurale di Daima c’è l’aspetto multiverso del Reame dei Demoni. Prima di questo, si presumeva che il Reame dei Demoni fosse una componente dell’Universo 7, come le numerose location mostrate in Dragon Ball Z. Tuttavia, Daima chiarisce che il Reame dei Demoni è un’entità completamente distinta, staccata dall’Universo 7 e forse da tutti gli universi visitati in precedenza. Questo concetto introduce ramificazioni significative per il multiverso di Dragon Ball, accennando a reami di esistenza che persino divinità come Beerus e il Supremo Kais potrebbero non comprendere completamente.

La capacità del Reame dei Demoni di interagire con vari universi potrebbe chiarire enigmi di lunga data all’interno della serie. Ad esempio, solleva la possibilità che Dabura e Babidi non fossero abitanti dell’Universo 7, ma piuttosto invasori provenienti da questo enigmatico Reame dei Demoni.

Il ruolo di Piccolo e le future direzioni narrative

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La rivelazione delle autentiche origini dei Namecciani prepara il terreno per Piccolo per assumere una posizione fondamentale nella trama in evoluzione. Come figura amata dai fan, Piccolo è stato spesso spinto in secondo piano negli archi narrativi recenti. Tuttavia, Daima offre la possibilità di approfondire il suo personaggio in modi che non sono stati esplorati da Dragon Ball Z. Piccolo accetterà la sua discendenza demoniaca o persisterà nel perseguire il bene superiore nonostante le sue radici ancestrali?

Questa rinnovata attenzione al Reame dei Demoni e alle sue implicazioni multiversali promette infinite possibilità narrative. Da ulteriori esplorazioni del Reame dei Demoni allo svelamento delle complessità della storia namecciana, Dragon Ball Daima ha preparato il terreno per una pletora di percorsi narrativi che potrebbero ridefinire la serie per gli anni a venire.

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