Ninja Gaiden: Ragebound segna l’ultimo capitolo di una venerabile serie che ha affascinato i giocatori per 36 anni. Sviluppato da Koei Tecmo, l’iconico ninja Ryu Hayabusa ha onorato piattaforme che vanno dalle sale giochi al Nintendo Entertainment System, e dall’originale Xbox al PC. Il gameplay dinamico di Hayabusa lo ha anche reso un personaggio amato in titoli come Dead or Alive e Warriors Orochi . Con la collaborazione di The Game Kitchen, noti per il loro acclamato lavoro sulla serie Blasphemous , i giocatori possono aspettarsi un’esperienza emozionante piena di combattimenti precisi e frenetici.
Azione dinamica dei ninja nel corso degli anni
L’evoluzione di Ryu Hayabusa
L’ingresso inaugurale del franchise Ninja Gaiden debuttò nel 1988 come un arcade beat-em-up, in cui i giocatori controllano un ninja incaricato dal governo degli Stati Uniti di salvare il presidente dai discendenti di Nostradamus. La narrazione si svolge prevalentemente negli Stati Uniti e, per distinguersi dagli altri titoli arcade, il gioco presenta controlli intricati che consentono mosse variegate simili a quelle trovate in iconici giochi di combattimento, come Street Fighter .
Tuttavia, il franchise ha ottenuto una trama più coerente con l’uscita di tre titoli NES fondamentali, che molti fan considerano superiori ai recenti reboot. La saga inizia con Jo Hayabusa, il padre di Ryu, il cui duello drammatico porta alla sua prematura morte. Questo momento cruciale viene rivisitato nel trailer di Ragebound , accennando al suo significato all’interno della narrazione sovrastante.
Spinto dalla sete di vendetta, il figlio di Jo, Ryu, intraprende un viaggio di vendetta che lo porta ad incontrare gli agenti della CIA, Foster e Irene Lew. Lo guidano verso l’assassino di suo padre, Bloody Malth, e infine verso Jaquio, la cui sconfitta prepara il terreno per Ninja Gaiden 2: The Dark Sword of Chaos . Questo continua con Ashtar, un nuovo avversario, che cattura Irene e costringe Ryu a una battaglia culminante.
Originariamente pensato per essere intitolato Ninja Gaiden 3: The Ancient Ship of Doom , il capitolo finale della prima trilogia vede lo svelamento di una cospirazione che coinvolge spaccature interdimensionali, con Ryu che sventa i loro piani con l’assistenza di Irene. Nonostante alcune versioni portate, il gioco alla fine è stato completato.
Un contributo significativo alla serie è stato Tomonobu Itagaki, che, mentre lavorava a Dead or Alive , ha astutamente incluso Ryu come personaggio nascosto. Mentre Dead or Alive ha raccolto elogi per le sue dinamiche di combattimento innovative, ha affrontato critiche per i design dei personaggi. Tuttavia, il franchise ha goduto di una clamorosa rinascita con l’uscita nel 2004 di un nuovo Ninja Gaiden per Xbox, che ha stabilito una nuova narrazione piena di combattimenti viscerali e cameo di personaggi popolari.
Questo reboot ha ampliato la tradizione accennando ai titoli NES. Ad esempio, un personaggio di nome Sonia si è rivelato essere una maschera per Irene Lew, intrecciando così vecchie e nuove narrazioni in una linea temporale coesa attraverso i franchise Ninja Gaiden e Dead or Alive .
La strada da seguire con Ninja Gaiden: Ragebound
Nuovi inizi o un’impresa fugace?
L’annuncio di Ninja Gaiden: Ragebound ha generato entusiasmo, in particolare per il coinvolgimento di The Game Kitchen, che segnala un’intrigante miscela di sfida e di un design di gioco serrato che ricorda i loro titoli precedenti. Questo adattamento suggerisce che i giocatori possono aspettarsi boss formidabili e numerosi segreti intrecciati nella narrazione.
Le precedenti edizioni NES hanno messo in mostra la versatilità di Ryu, consentendo ai giocatori di eseguire una pletora di mosse ninjitsu, dal lancio di ruote infuocate all’evocazione di cloni ombra. Nella ripresa su Xbox, il gameplay si è ulteriormente ampliato, fornendo a Ryu un arsenale diversificato di armi che cambiano stile di gioco a seconda del contesto.
Mentre la narrazione si dipana, sorge la domanda se gli sviluppatori aderiranno alla tradizione esistente o esploreranno completamente nuove narrazioni. Il trailer appena rilasciato accenna a una rivisitazione del duello di Jo con Bloody Malth, ma Ryu appare in modo notevole in una veste di mentore per un nuovo protagonista, Kenji Mozu. Rimane incerto se Kenji sarà l’unico personaggio nel gioco o se Ryu potrebbe eventualmente essere giocabile, possibilmente con un set di mosse distinto che rifletta la sua eredità.
Approfondimenti e aspettative attuali di Ragebound
Presentazione di Kenji Mozu: The Apprentice
Oltre al trailer di gioco, l’editore Dotemu ha confermato l’arco narrativo di Ninja Gaiden: Ragebound . La narrazione si svolge mentre Ryu Hayabusa realizza gli ultimi desideri di suo padre Jo negli Stati Uniti. Nel frattempo, un’invasione demoniaca minaccia il villaggio di Hayabusa, portando Kenji Mozu, studente di Ryu, a prendere il comando nella lotta contro le minacce soprannaturali.
Secondo gli sviluppatori di The Game Kitchen, mirano a fondere la nostalgia con elementi di gioco moderni. Mentre i titoli NES offrivano una serie di sfide autonome, Ragebound aspira a offrire un mondo più ampio con capacità di viaggio rapido. L’enfasi sarà sulle meccaniche di gioco platform, sui poteri e sugli esaltanti incontri con i boss. I filmati di gioco iniziali sembrano promettenti, mostrando l’agilità e la bravura in combattimento di Kenji.
Nelle prime sequenze, Kenji mostra le sue abilità eliminando rapidamente i nemici mentre un misuratore di uccisioni tiene traccia dei suoi progressi. Ulteriori scene evidenziano schivate precise, attacchi creativi e acrobazie mentre Kenji naviga sul campo di battaglia. Gli osservatori noteranno anche i familiari design dei nemici che ricordano i precedenti titoli di Ninja Gaiden, che culminano in un incontro culminante con una bestia formidabile che riecheggia lo stile di gioco di Blasphemous . I fan attendono con ansia altre anteprime, in particolare di questo intenso confronto.
I riferimenti alle fonti includono Dotemu/YouTube e Dotemu .
Tutte le immagini e le informazioni aggiuntive provengono da Screen Rant .
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