ATTENZIONE: SPOILER in arrivo per Maria del 2024. Questo capolavoro cinematografico si addentra nel toccante viaggio della leggendaria cantante lirica Maria Callas, intrecciando temi di fama e crepacuore con splendide location europee. Ambientato sullo sfondo dell’ultima settimana di Callas, il film accosta le sue performance più iconiche in città come Milano, Covent Garden, Venezia e New York, con l’incantevole scenario di Parigi, dove ha trascorso i suoi ultimi anni. Il regista Pablo Larraín completa la sua trilogia sulle icone femminili, collaborando con il direttore della fotografia Ed Lachman per ritrarre vividamente sia le lotte interiori che quelle esteriori di Maria Callas.
Angelina Jolie guida il cast di Maria , portando una grazia potente che trasforma le strade d’Europa nel suo palcoscenico personale, evidenziando il suo status di amata Diva. Il film impiega una narrazione frammentata, mescolando realtà, immaginazione e memoria per trasmettere il complesso panorama emotivo del suo soggetto. I critici hanno elogiato Maria per le sue immagini mozzafiato, con l’abile uso da parte di Larraín di famosi monumenti europei che esaltano il collegamento tra queste città e la vita dell’illustre cantante.
Esplorando Parigi, Francia
Luoghi iconici
Nella sua disperazione per reclamare la sua voce un tempo gloriosa, Maria vaga per le strade parigine, spesso accompagnata da Mandrax (Kodi Smit-McPhee). A differenza di un tipico vagabondo, le sue visite a monumenti iconici fungono da palcoscenici per le sue confessioni e i suoi demoni interiori. Parigi, in un bizzarro colpo di scena, sembra soddisfare i desideri di Maria, presentando un’orchestra sempre in ascolto, una troupe cinematografica desiderosa di documentare la sua storia e un pubblico adorante che rimane affascinato anche attraverso il caos del suo tumulto interiore.
In cerca di riflessione e liberazione emotiva, Maria frequenta lo splendido Palais du Trocadéro, con la Torre Eiffel che proietta un’ombra maestosa, passeggia nel lussureggiante Giardino delle Tuileries e trova conforto nelle tranquille acque del Pont Alexandre III. Quando desidera ardentemente adorazione, può essere vista in un bar vicino al Teatro Du Chatelet, un luogo che accende il suo struggente ricordo dell’incontro con Aristotele Onassis (Haluk Bilginer). Il Palais Garnier si dispiega per rivelare il fascino romantico del teatro dell’opera, mentre Place Vendôme è intrisa del suo desiderio e della sua ossessione.
Budapest, Ungheria
Luoghi significativi
Budapest fa da sfondo ad alcuni dei momenti e delle performance più intimi di Maria , in particolare in risonanza con le sue più grandi tragedie. La Budapest Music Academy ospita scene in cui il personaggio di Jolie si esercita a cantare, mostrando la disparità tra l’ambientazione intima e la passata grandezza di La Callas sui palcoscenici più importanti del mondo. I ricordi dei teatri d’opera pieni saturano le sue esitanti prove, mentre lotta con le sue persistenti insicurezze.
Sia il piccolo teatro che l’appartamento di Maria si trasformano in luoghi di conflitto, segnati dall’intrusione di un giornalista implacabile e culminati nella sua tragica scomparsa attraverso la canzone. Lo scenografo ha meticolosamente realizzato una replica del vero appartamento parigino di Callas a Budapest, assicurandosi che ogni dettaglio rispecchiasse lo spazio abitativo della famosa Diva, dalla luce del sole che filtra attraverso le finestre alle opere d’arte curate che adornano le pareti. Questo design attento crea un netto contrasto con il tono cupo dei dolorosi ricordi di Maria.
Larraín utilizza anche location più serene a Budapest che massimizzano l’esplorazione della psiche frammentata di Maria da parte del film. Una scena degna di nota si svolge nel Museum of Fine Arts della città, che riflette abilmente il disorientamento mentale di Maria mentre attraversa diverse location. Inoltre, la State Opera House funge anche da palcoscenico operistico di Venezia, aggiungendo con grazia alla ricca colonna sonora del film.
Milano, Italia
La stimata Scala
Traendo ispirazione dalla vera storia di Maria Callas, Larraín presenta la rinomata interpretazione di Anna Bolena della cantante all’iconica Scala di Milano. Sebbene il film presenti vari prestigiosi teatri d’opera in cui si è esibita Callas, La Scala ha un significato particolarmente degno di nota. La riluttanza di Maria a tornare sul palco è fortemente influenzata dai ricordi dell’Italia, dove ha dovuto affrontare un’implacabile critica pubblica dopo aver annullato uno spettacolo per malattia. Questo disprezzo pubblico permea la sua psiche, alimentando in ultima analisi il suo risentito ritorno alla ribalta.
Katakolo, Elide, Grecia
Lo yacht di lusso di Onassis
Oltre ad adattare la performance di Maria alla Royal Opera House, Larraín introduce la Grecia attraverso una sequenza splendidamente realizzata che cattura la genesi della storia d’amore tra Maria e Aristotele Onassis. Con lo sfondo di uno scenario costiero mozzafiato, il film evoca momenti reali delle loro vite insieme a bordo dello yacht del magnate. Lo stile in bianco e nero rispecchia la profondità emotiva spesso riscontrabile nelle opere cinematografiche di Michelangelo Antonioni, accennando ad alcune delle storie d’amore più emozionanti della storia e mettendo in mostra le influenze cinematografiche di Larraín.
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