Approfondimenti principali
- Kaiju No. 9 è il cattivo principale, caratterizzato dalla sua eccezionale intelligenza, dalla capacità di cambiare forma e dal ruolo di creatore di formidabili Kaiju.
- Questo antagonista è spietato e strategico, il cui obiettivo è dominare un mondo governato dai Kaiju, evolvendosi dagli avversari sconfitti e generando da 10 a 15 Kaiju.
Nell’avvincente serie Kaiju No. 8 di Naoya Matsumoto , Kaiju No. 9 si distingue come principale antagonista, debuttando nel quarto episodio dell’adattamento anime. La sua straordinaria intelligenza, il talento per il travestimento e la rapida capacità di assorbire e utilizzare la conoscenza rendono No. 9 il Kaiju più pericoloso che l’umanità abbia mai affrontato, anche se si considerano i precedenti devastanti dai-Kaiju.
Mentre nel manga vengono svelati sempre più strati di questa creatura durante un feroce scontro con Kafka Hibino, la domanda rimane: cos’è veramente Kaiju No. 9 e cosa guida le sue ambizioni?
Introduzione del personaggio
Avversario della Forza di Difesa
All’inizio della narrazione, No. 9 si infiltra abilmente nel servizio di pulizia post-Kaiju in cui lavora Kafka, utilizzando la sua abilità di mutaforma per mascherarsi da individui che ha eliminato. Nella sua autoriflessione, No. 9 riconosce di non essere sempre stata un’entità formidabile e di aver fatto molto affidamento sull’intelletto e sulla trasformazione per realizzare le sue ambizioni senza ostacoli.
Inizialmente, l’ho percepito semplicemente come un fragile Kaiju la cui intelligenza era il suo unico vantaggio. Ho evitato gli umani e ho condotto un’esistenza sottomessa fino a quel momento cruciale in cui ho realizzato che il mio potere superava il loro.
Il tratto più sorprendente di No. 9 è il suo comportamento freddo e calcolato, che gli consente di risparmiare vite innocenti quando necessario per evitare di essere scoperto. Possiede un acuto acume e si sforza di creare un mondo dominato dai Kaiju. Questo motivo alimenta la sua infiltrazione in organizzazioni come la Professional Kaiju Cleaning Company, Monster Sweeper Inc., per reclamare le forze Kaiju che ritiene l’umanità abbia ingiustamente usurpato. Nonostante la sua natura distaccata, No. 9 dimostra un fascino per la resilienza dell’umanità. Nel capitolo 113, durante uno scambio con Kafka, esprime una profonda curiosità sul comportamento umano, riflettendo sul perché affrontiamo nemici molto più potenti di noi.
Abilità del n. 9
Versatile meccanismo di mutaforma, assorbimento e spawn: n. 9 come presagio di sventura
No. 9 vanta una serie di capacità, tra cui una notevole capacità di mutare forma che ne aumenta l’efficacia in combattimento. Inizialmente, No. 9 presenta una forma sinistra e snella con una testa a martello e piccoli occhi nascosti da una sporgenza a forma di fungo. Può generare Kaiju ed è il progenitore dei numeri da 10 a 15, così come di numerosi sciami di Honju. Oltre alla sua sorprendente capacità di creare Kaiju così potenti, No. 9 può assorbire gli altri che incontra, avendo precedentemente assorbito No. 2, una sfida che il capitano Shinomiya aveva affrontato, ottenendo così l’accesso alle sue abilità e persino eliminando Shinomiya nel processo.
Mentre continua a subire l’evoluzione attraverso i suoi assorbimenti, il n. 9 diventa significativamente più forte dalla sua prima apparizione. Dopo aver affrontato il n. 2, sviluppa una testa aggiuntiva insieme a un paio di braccia che spuntano dalla sua schiena. Nel suo incontro critico con Kafka, il danno al suo nucleo provoca la spaccatura del suo volto per rivelare innumerevoli occhi, che spuntano otto braccia, che alla fine assomigliano agli Asura della tradizione indù e buddista, simboli del caos e del male o “antidei”. L’atto di eseguire un mudra (gesto della mano) subito dopo questa trasformazione si allinea con le sue origini minacciose.
Presentazione del Kaiju n. 9
“Il Daikaiju dell’era Meireki”
Inizialmente, No. 9 si considerava impotente. Un tempo esisteva come una creatura piccola e debole, ma una rivelazione lo colpì quando si rese conto di avere più forza degli umani e sviluppò un’insaziabile sete di conoscenza. Questa nuova curiosità lo spinse a esplorare come avrebbe potuto influenzare la stessa società che un tempo aveva evitato, portando a una maggiore comprensione. No. 9 crede che nessun individuo, umano o Kaiju, sia sfuggito alla sua portata nel corso della storia e si sente destinato a un confronto cruciale. Questa consapevolezza consolida la reputazione di No. 9 come un’entità immensamente potente e il suo aspetto, che ricorda le interpretazioni orientali dell’Inferno, riecheggia il vasto potere che nascondeva fino a quando Kafka non ne colpì il nucleo.
Dopo che il suo nucleo è stato danneggiato, No. 9 infligge un colpo mortale a Kafka, fondendo le loro menti per una conversazione condivisa. Presenta a Kafka una scena viscerale di un campo di battaglia, che mostra una familiare maschera hannya (che simboleggia uno spirito vendicativo e riflette il concetto di prajñā, o saggezza). No. 9 ammette la sconfitta, rivelando che il colpo finale di Kafka ha interrotto il suo equilibrio, scatenando il caos tra gli innumerevoli Kaiju al suo interno. Un antico collegamento collega No. 8 e No. 9, risalente al 1600, sebbene la narrazione completa rimanga avvolta nel mistero.
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