Keke Palmer affronta il tema del razzismo sul set di *Scream Queens*
Keke Palmer, nota per il suo ruolo nel film *Nope*, si è recentemente espressa contro un incidente razzista avvenuto durante le riprese di *Scream Queens*, uno show creato da Ryan Murphy e andato in onda per due stagioni. Nonostante le voci di un possibile revival, è probabile che Palmer non parteciperà.
Nuove intuizioni da *Master of Me*
Nel suo libro appena pubblicato, Master of Me: The Secret to Controlling Your Narrative , Palmer racconta le sue esperienze, tra cui il commento razzista fatto da una co-protagonista, che lei chiama “Brenda”. Sebbene non riveli l’identità dell’individuo, il racconto di Palmer mette in luce le sfide che ha dovuto affrontare.
Uno scambio sfortunato
Secondo un resoconto del Los Angeles Times , la lite è iniziata durante un disaccordo sul set. Palmer ha tentato di mediare la situazione, solo per incontrare l’ostilità di “Brenda”, che ha replicato sprezzantemente, “Keke, letteralmente, non farlo. Chi ti credi di essere? Martin fottuto Luther King?”
Potere e resilienza
Riflettendo sull’incidente, Palmer ha espresso la sua determinazione a superarlo. Ha affermato: “È stata una cosa così ponderata quella che ha detto, ma non ho permesso che quel peso fosse proiettato su di me perché so chi sono. Non sono una vittima. Quella non è la mia trama, tesoro. Non mi interessa cosa ha detto il suo culo. Se permetto che ciò che ha detto mi paralizzi, allora lo farebbe lei”.
Conflitto con Ryan Murphy
Le memorie rivelano anche le tensioni tra Palmer e il creatore dello show. Palmer ricorda un momento in cui aveva un impegno personale e in seguito le fu ordinato di tornare sul set. Ignorare la direttiva portò a un acceso confronto con Murphy, che descrive come un comportamento poco professionale. “Era un po’ come se fossi nell’ufficio del preside”, ha ricordato. “Lui era tipo, ‘Non ti ho mai visto comportarti così. Non posso credere che tu, tra tutte le persone, faresti una cosa del genere'”.
Dinamiche in evoluzione
Sebbene Palmer abbia espresso rammarico per l’incidente, le conseguenze l’hanno lasciata incerta sulla sua posizione nella cerchia di attori preferiti di Murphy, che include star come Emma Roberts e Sarah Paulson. Una co-star l’ha messa in guardia sulle implicazioni della sua situazione, dicendo: “È brutta”, il che ha solo aumentato la sua frustrazione.
Una prospettiva aziendale
Palmer ha infine trasmesso la sua comprensione della natura del settore, affermando: “Non sono ancora sicura che a Ryan importasse, o che l’avesse capito, e va bene così perché stava solo concentrandosi sul suo business, il che non è un problema per me. Ma quello che so è che anche se non gli importasse, e anche se non lavorassi mai più con lui, lui sa che anch’io mi vedo come un business”.
In attesa di risposta
Finora, Ryan Murphy non ha commentato le accuse mosse da Palmer, e sembra improbabile che “Brenda” si faccia avanti. Tuttavia, la disponibilità di Palmer a condividere la sua storia getta luce sui problemi sistemici all’interno dell’industria dell’intrattenimento e sottolinea la sua forza e determinazione nel prendere il controllo della sua narrazione.
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