L’ispirazione comica di Marié Botha per il personaggio di Magpie in “The Penguin” Intervista

L’ispirazione comica di Marié Botha per il personaggio di Magpie in “The Penguin” Intervista

Nella prossima serie The Penguin, i fan di Gotham incontreranno alcuni volti noti, tra cui Magpie. Interpretata da Marié Botha, la dinamica di questa intrigante cattiva con Sofia Falcone, interpretata da Cristin Milioti, si svolge ad Arkham. Botha ha condiviso approfondimenti sulle sue influenze creative mentre dava vita a questo personaggio.

Interpretare un personaggio dei fumetti comporta la sfida di destreggiarsi tra ampi retroscena e archi narrativi dei personaggi. Come noto cattivo, Magpie vanta una ricca storia in molte serie di fumetti. Tuttavia, Botha è stato cauto nel non affidarsi troppo a precedenti interpretazioni che potrebbero non essere in linea con la direzione dello show. Nella visione di Gotham di Matt Reeves, la narrazione è più concreta, il che si riflette anche nella rappresentazione dei suoi supereroi e cattivi.

Sotto la guida di Lauren LeFranc, The Penguin offre una nuova visione di Gotham, concentrandosi sulle esperienze dei suoi abitanti, in particolare dei cattivi. La caratterizzazione di Magpie è affascinante, in quanto appare durante la sua vita post-criminale, già confinata ad Arkham, il che limita il suo tempo sullo schermo. Nonostante ciò, Botha si è immersa nei fumetti per esplorare ulteriormente il suo ruolo.

“Sono contenta che tu me l’abbia chiesto”, ha risposto Botha quando ha parlato della sua ricerca sui fumetti. “Dopo aver ottenuto il ruolo, mi sono tuffata subito nei fumetti”. Ha elaborato su come il suo studio di Magpie abbia influenzato la sua interpretazione. “La conosciamo dopo che è entrata ad Arkham, alle prese con il suo passato di azioni da vigilante. La mia sfida è stata quella di distillare i riferimenti ai fumetti nelle scene limitate che ho in The Penguin. Mi è piaciuto molto esplorare i suoi fumetti, esaminare i costumi elaborati, riconoscendo anche con umorismo che ho dovuto sostituire quegli sguardi appariscenti con un completo da prigione”, ha condiviso.

Creare una storia passata

Magpie ha una cicatrice evidente sul viso, un dettaglio significativo che Botha ha evidenziato. Ha espresso gratitudine verso Helen Shaver, la regista, per aver contribuito alla profondità del background del suo personaggio. “Helena ha svolto un ruolo essenziale nel dare forma alla storia di Magpie all’interno della narrazione interconnessa dell’universo di Matt Reeves, esplorando le origini della sua cicatrice e il suo impatto sulla sua trasformazione nella persona che è”, ha spiegato Botha.

Sono stati fatti grandi sforzi per descrivere nei dettagli il viaggio di Magpie ad Arkham. “Abbiamo arricchito la sua storia passata con strati di traumi infantili”, ha affermato Botha, riferendosi a un momento particolare nella sua prima scena con Sofia, in cui parla della matrigna.

“Abbiamo creato una narrazione in cui la sua matrigna emergeva come una figura profondamente dannosa, forse infliggendole gravi danni durante l’infanzia. Ho attinto da quell’esperienza per incarnare mentalmente il personaggio, integrando al contempo le influenze comiche. Collaborare a stretto contatto con un regista esperto come Helen e impegnarmi con una sceneggiatura forte ha reso semplice incanalare il mio lavoro fondamentale nelle scene”, ha osservato, riflettendo sul suo processo.

Il significato del legame tra Sofia e Magpie

L’arco narrativo di Magpie si intreccia in modo significativo con quello di Sofia Falcone durante il suo periodo ad Arkham. Questa relazione si rivela fondamentale per entrambi i personaggi e Botha ha espresso quanto sia stato semplice collaborare con Milioti.

“Cristin era completamente in sintonia con il suo ruolo, presentando un personaggio poliedrico e avvincentemente dark che aveva sviluppato”, ha osservato Botha. “Una delle mie parti preferite è stata quella di attingere ai fumetti, specialmente nella scena iniziale, in cui Magpie ha un’ossessione per gli oggetti luccicanti. In quel momento accanto a lei nelle celle, l’ho percepita come la cosa luccicante che desideravo, essendo stata circondata dall’oscurità in prigione per così tanto tempo senza quel fascino”.

Verso la fine della nostra conversazione, non ho resistito a chiedere a Botha cosa avrebbe rispecchiato la sua serie Magpie dei sogni. Ha risposto subito: “Ragazza interrotta”. Ascoltate la sua discussione completa su The Penguin e speriamo che una serie prequel onori i nostri schermi!

Sintonizzatevi per vedere Botha in The Penguin, e forse se la richiesta dei fan sarà abbastanza alta, la vedremo protagonista in una serie dedicata. Per me, sarebbe fantastico!

Fonte

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *