Classifica di tutte le tracce del nuovo album dei Deafheaven “Lonely People With Power”

Classifica di tutte le tracce del nuovo album dei Deafheaven “Lonely People With Power”

Deafheaven torna con “Lonely People With Power”: un’analisi approfondita del loro ultimo album

I Deafheaven hanno fatto un ritorno trionfale con il loro sesto album in studio, Lonely People With Power, che molti considerano il loro miglior lavoro finora. Questo ensemble, composto dal cantante George Clarke, dal chitarrista Kerry McCoy, dal batterista Daniel Tracy, dal chitarrista/tastierista Shiv Mehra e dal bassista Chris Johnson, rimane in prima linea nel genere “blackgaze”, un’intrigante fusione di heavy shoegaze, post-punk, post-rock e gli elementi duri del black metal.

Il viaggio della band verso il riconoscimento mainstream è iniziato con il loro album Sunbather del 2013, acclamato dalla critica, che non solo si è assicurato un posto in numerose classifiche di fine anno, ma li ha anche catapultati a nuove vette nell’industria musicale. Nell’ultimo decennio, hanno esplorato diversi paesaggi sonori con album come New Bermuda e Ordinary Corrupt Human Love, e si sono persino avventurati in regni più eterei con Infinite Granite. Tuttavia, con Lonely People With Power, i Deafheaven fanno un sorprendente ritorno alle loro radici, offrendo dodici tracce che incarnano la loro intensità distintiva.

Panoramica dell’elenco delle tracce

NO. Titolo della canzone
1 Incidentale io
2 Dobermann
3 Magnolia
4 La Strada dei Giardini
5 Pagano
6 Ametista
7 Incidental II (con Jae Matthews)
8 rivelatore
9 Comportamento del corpo
10 Incidentale III (con Paul Banks)
11 Winona
12 Il meraviglioso albero di arance

Evidenziare le tracce

“Incidental III” con Paul Banks

Tra i momenti salienti, “Incidental III”, con Paul Banks degli Interpol, si distingue come una sorpresa accattivante. Questo pezzo funge più da preludio all’epica e tentacolare “Winona” che da traccia autonoma, riecheggiando il ruolo di “Incidental I” come introduzione a “Doberman”.Sebbene possa mancare della gravitas di “Incidental II”, mantiene una vena di tensione, intrecciandosi senza soluzione di continuità nella narrazione dell’album. La presenza scenica carismatica di Clarke e Banks li collega in modi che risuonano oltre le rispettive band.

“Body Behavior” – Una narrazione audace

“Body Behavior” presenta una narrazione risoluta su rivelazioni inquietanti mentre un padre introduce il figlio a materiale provocatorio. La semplicità della canzone è sorprendente, priva di effetti pesanti, consentendo alla voce di Clarke di risplendere nettamente. Sebbene non sia la traccia di spicco, si distingue abbastanza da rimanere memorabile nel contesto più ampio dell’album.

“The Garden Route” – Una boccata d’aria fresca

Musicalmente simile ai toni più gentili che si trovano in Ordinary Corrupt Human Love, “The Garden Route” emerge come un interludio confortante che segue l’intensità dei suoi predecessori. La band reintegra con successo questa atmosfera più morbida nel loro lavoro attuale, offrendo agli ascoltatori un momento di conforto in mezzo al paesaggio sonoro altrimenti feroce dell’album.

“Heathen” – Una riflessione e una transizione

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Con “Heathen”, i Deafheaven collegano magistralmente il loro lavoro precedente con il nuovo album, sottintendendo temi più profondi di identità e desiderio. Mentre i testi introspettivi di Clarke si dispiegano sullo sfondo di una potente strumentazione, la traccia riflette sulla natura complessa del sé in mezzo a emozioni turbolente, mostrando la capacità della band di giustapporre vari elementi stilistici.

Opener Insight: “Incidentale I” e “Doberman”

A partire da “Incidental I”, l’album introduce un fondamento tematico che risuona in tutto il brano, in particolare conducendo all’esplosiva “Doberman”.Qui, la voce appassionata di Clarke discute temi di isolamento e fallimento personale, creando una sorprendente analogia che invita gli ascoltatori nel panorama emotivo che definisce l’album.

“Revelator” – La traccia che dà il titolo all’album

“Revelator” non solo presta il nome all’album, ma funge anche da commento sull’isolamento e la corruzione della società, incarnando l’intensità per cui i Deafheaven sono noti, arricchendo al contempo la narrazione tematica complessiva.

“Magnolia” – Un singolo potente

Come singolo iniziale di Lonely People With Power, “Magnolia” esplora le lotte ancestrali con la salute mentale e il tumulto emotivo. La sua struttura accessibile e i testi inquietanti preparano efficacemente il terreno per il ritorno della band al loro sound più oscuro e potente.

“Ametista” – Un viaggio epico

Arrivando ad “Amethyst”, il brano più lungo dell’album, gli ascoltatori vengono deliziati da una grandiosa esplorazione dei desideri e delle contraddizioni umane. Questa traccia esemplifica la capacità dei Deafheaven di offrire esperienze cinematografiche, intrecciando temi lirici pesanti con potenti consegne sonore.

“Winona” – Un climax di emozioni

“Winona” racchiude l’essenza della discografia dei Deafheaven, fondendo elementi dei loro lavori precedenti e spingendo i confini verso nuovi territori. I testi che riflettono su questioni esistenziali evidenziano la forza del black metal nell’affrontare le vulnerabilità, creando una narrazione che risuona tra le lotte contemporanee.

Chiusura con “Il meraviglioso albero di arance”

A conclusione dell’album, “The Marvelous Orange Tree” riflette sui temi dell’illusione e della natura, combinando i suoni familiari di Sunbather con la voce ossessionante di Clarke. Questa traccia non solo conclude magnificamente l’album, ma invita gli ascoltatori a rivisitare il viaggio che è stato intrapreso nel corso del disco.

Sia tematicamente che musicalmente, Lonely People With Power riaccende l’ethos fondamentale dei Deafheaven, mentre mette in mostra la loro evoluzione come artisti. Scegliere la traccia che spicca tra così tanti pezzi eccezionali è una sfida, ma è evidente che l’album è progettato per essere vissuto nella sua interezza, riecheggiando l’impegno della band per la profondità e la complessità.

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