
Ben & Jerry’s ha avviato una battaglia legale contro la sua società madre, Unilever, sostenendo che il CEO David Stever è stato licenziato a causa del suo sostegno all’impegno del marchio di gelati nell’attivismo politico. Secondo NBC News, questa situazione è degenerata in una causa legale a partire dal 19 marzo 2025, nel mezzo di controversie in corso tra le due entità.
La causa, depositata presso la Corte distrettuale degli Stati Uniti per il distretto meridionale di New York, accusa Unilever di aver violato il loro accordo di fusione tentando di soffocare la missione sociale consolidata di Ben & Jerry. Questo incidente segue precedenti disaccordi riguardanti il sostegno vocale del marchio ai rifugiati palestinesi.
Motivo del licenziamento di David Stever
Secondo quanto riportato da NBC News, David Stever è stato licenziato dal suo ruolo di CEO il 3 marzo 2025. Ben & Jerry’s, nota per la sua posizione schietta su varie questioni sociali, ha affermato che le azioni di Unilever erano volte a minare questa visione.
Nella loro causa, Ben & Jerry’s sostiene che Unilever abbia fatto pressione sui dipendenti per sedare il loro attivismo. Le tensioni tra le due aziende risalgono al 2021, quando Ben & Jerry’s ha cessato le vendite nella Cisgiordania occupata da Israele, segnando un momento cruciale nel loro attivismo.
Nel 2022, dopo che Unilever decise autonomamente di consentire la vendita dei prodotti Ben & Jerry’s in Israele tramite un licenziatario locale, il marchio di gelati avviò un’azione legale, sostenendo che Unilever aveva ripetutamente violato un accordo concordato in merito a dichiarazioni pubbliche su questioni sociali.
La causa delinea le aspettative dei clienti di Ben & Jerry’s:
“I clienti di Ben and Jerry’s si aspettano che l’azienda si esprima pubblicamente su urgenti questioni sociali e che i suoi funzionari di più alto rango, tra cui l’amministratore delegato e il consiglio di amministrazione indipendente, sostengano queste cause”.
Un portavoce di Unilever ha risposto, affermando che il loro accordo di acquisizione designa le decisioni sulla leadership come una questione di competenza di Unilever, contestando le affermazioni sulla necessaria consultazione con il consiglio di amministrazione indipendente di Ben & Jerry’s.
Il portavoce di Unilever ha espresso delusione per la divulgazione al pubblico di discussioni delicate riguardanti le carriere dei dipendenti e ha aggiunto:
“Ci auguriamo che il Consiglio indipendente di B&J si impegni secondo il processo originale concordato”.
Nel mezzo di questi sviluppi, Unilever, che possiede anche marchi come Magnum e Wall’s, ha formalmente presentato mercoledì una mozione per respingere il reclamo.
Mozione di Unilever per respingere la causa
La mozione presentata da Unilever sostiene che Ben & Jerry’s non ha dimostrato adeguatamente alcun danno derivante dalla situazione. Sostiene inoltre che la controversia deriva dalla decisione del marchio di impegnarsi in argomenti divisivi senza considerare le potenziali ripercussioni per entrambe le aziende.
Nella sua mozione, Unilever ha commentato:
“Nel corso del tempo, la missione sociale di B&J’s è cambiata, ma negli ultimi anni è giunta al culmine quando B&J’s ha cercato di sostenere argomenti unilaterali, altamente controversi e polarizzanti che mettono a rischio Unilever, B&J’s e i loro dipendenti”.
Questa mozione non solo mira a respingere la causa, ma sottolinea anche le complessità insite nel bilanciare gli interessi aziendali con la difesa sociale.
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