I conduttori di “Saturday Night Live” esprimono incrollabile lealtà e sostegno a Trump

I conduttori di “Saturday Night Live” esprimono incrollabile lealtà e sostegno a Trump

Durante la recente campagna elettorale, Saturday Night Live (SNL) ha fornito un solido supporto a Kamala Harris. Tuttavia, ora che Donald Trump è uscito vittorioso dalle elezioni, i conduttori dello show sembrano aver rapidamente modificato la loro posizione, portando a speculazioni sui loro veri sentimenti. Alla luce della retorica della campagna di Trump, che spesso suggeriva una ritorsione contro i suoi nemici, un tale cambiamento potrebbe sembrare più che una semplice esibizione.

L’ultimo SNL Cold Open , trasmesso il 9 novembre, ha fatto un’immersione profonda nelle circostanze che circondano il secondo mandato di Trump. Il membro del cast Kenan Thompson ha osservato con commozione: “Questo è lo stesso Donald Trump che ha apertamente chiesto vendetta contro i suoi nemici politici”. La sua espressione di sgomento ha fatto eco a quella dei suoi colleghi membri del cast, evidenziando il loro shock collettivo per i risultati delle elezioni. In un sorprendente colpo di scena, Thompson ha aggiunto: “Ed è per questo che noi di SNL vorremmo dire a Donald Trump… siamo stati con voi per tutto il tempo”.

Questa dichiarazione inaspettata ha colto di sorpresa molti spettatori. Dopo le osservazioni di Thompson, Bowen Yang ha aggiunto con tono apprensivo: “Non abbiamo mai vacillato nel nostro sostegno a te, anche quando altri dubitavano di te”. Inoltre, Marcello Hernandez ha affermato che “ogni singola persona sul palco” aveva votato per Trump, invocando un senso di lealtà che ricorda la fedeltà a un sovrano.

In un commento particolarmente sarcastico, Sarah Sherman ha osservato: “Quello è l’uomo che voglio che i miei futuri figli ammirino”, sottolineando ulteriormente la critica del cast a Trump. Per evidenziare la natura vendicativa di Trump, tre dei nuovi membri del cast sono stati “sacrificati” con umorismo, sostenendo che i loro voti erano andati a Kamala Harris. Mentre le tensioni continuavano a salire, Thompson ha ironicamente detto: “Potete trovare i loro indirizzi di casa online, evviva Trump!” Il cast ha stuzzicato dicendo che avrebbero presentato un’immagine “più lusinghiera” di Trump, con James Austin Johnson che ha fatto un ingresso trionfale, flettendo muscoli esagerati.

Non ci sono più aperture a freddo di “Hallelujah”

L’apertura di questa puntata è stata notevolmente più luminosa e più allegra dell’emozionante apertura fredda con Hillary Clinton nel 2016. All’epoca, quando Clinton perse contro Trump, lo sketch di SNL vedeva come protagonista Kate McKinnon , che eseguì una commovente interpretazione di “Hallelujah” al pianoforte, lasciando gli spettatori in uno stato emotivo. Con la sconfitta di Harris, i fan speravano che il format dello show non sarebbe tornato al melodramma. Fortunatamente, SNL ha abilmente evitato materiale emotivamente pesante questa volta, optando invece per un confronto comico con la realtà politica e il futuro potenzialmente cupo che attendeva l’America nei prossimi quattro anni.

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