Punti chiave
- Sega non ha intenzione di creare altre mini console, in particolare Saturn e Dreamcast.
- La dirigenza dell’azienda sottolinea l’importanza di un passaggio verso esperienze di gioco moderne per coinvolgere il pubblico contemporaneo.
- Le prospettive future potrebbero includere un servizio in abbonamento simile a Netflix, con un mix di titoli classici e nuovi.
Sega ha annunciato ufficialmente che non proseguirà nello sviluppo di altre mini console. Questa decisione, che potrebbe deludere i fan desiderosi di un Saturn o Dreamcast miniaturizzato, deriva da uno spostamento strategico verso le innovazioni di gioco moderne.
Storicamente, Sega ha avuto un’influenza significativa nel panorama dei videogiochi, emergendo come un formidabile contendente nella sfera delle console domestiche con Sega Genesis/Mega Drive, Saturn e Dreamcast. L’azienda si è allontanata dalla produzione di hardware a favore della creazione di contenuti di gioco coinvolgenti. In una notevole ripresa, Sega ha lanciato la versione mini di Genesis nel 2019, precaricata con 42 amati titoli tra cui l’iconico Sonic the Hedgehog. Questa tendenza è continuata con Sega Genesis Mini 2 nel 2022, accendendo speculazioni e speranze tra i fan per versioni miniaturizzate di altre console legacy. Sfortunatamente, recenti dichiarazioni indicano che tali aspirazioni non si materializzeranno.
L’impegno di Sega per il gaming moderno
Questo snodo strategico è evidente nelle parole di Shuji Utsumi, CEO di Sega of America and Europe. In una recente intervista con The Guardian , ha affermato che, mentre Sega custodisce gelosamente il suo passato leggendario, l’attenzione immediata è rivolta alla creazione di esperienze di gioco lungimiranti che risuonino con i giocatori moderni. Allontanandosi dai progetti basati sulla nostalgia, Sega mira a promuovere l’innovazione e a continuare la sua tradizione di contributo di idee fresche ed entusiasmanti al mondo del gioco.
Questo annuncio potrebbe essere scoraggiante per i fan di lunga data che sperano in nuove mini console, soprattutto data l’accoglienza positiva delle uscite passate. Inoltre, Sega ha recentemente preso la controversa decisione di rimuovere diversi titoli classici dalle piattaforme digitali come Steam e i mercati delle console, che includevano successi come Golden Axe e Crazy Taxi. Al contrario, Utsumi ha accennato ai piani per introdurre un servizio di abbonamento che potrebbe consentire ai giocatori di provare sia i classici retrò che i titoli contemporanei all’interno di una piattaforma unificata. Questo servizio, ancora nelle sue fasi iniziali, rappresenta un potenziale cambiamento nel modo in cui i giocatori accedono alla vasta libreria di Sega.
In definitiva, la decisione strategica di Sega di rinunciare allo sviluppo di mini console sottolinea il suo impegno a evolversi all’interno del dinamico settore dei videogiochi. Mentre l’eredità del suo hardware precedente continua a risuonare tra gli appassionati, l’azienda sta dando priorità all’innovazione volta a coinvolgere gli attuali appassionati di videogiochi.
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