Steven Moffat fa parte di un gruppo selezionato di tre showrunner che hanno guidato Doctor Who sin dal suo revival nel 2005. Tuttavia, con l’uscita di “Joy to the World” nel 2024, molti critici sostengono che questo episodio non riassuma del tutto il suo miglior lavoro. L’amata serie di fantascienza ha debuttato per la prima volta nel 1963, vantando una ricca eredità che si estende per oltre 60 anni, durante i quali numerosi scrittori hanno lasciato la loro impronta. Tuttavia, nell’era moderna, solo tre showrunner hanno influenzato in modo significativo la direzione della serie negli ultimi due decenni.
Russell T Davies ha rilanciato per la prima volta lo show nel 2005, collaborando con collaboratori fidati per far risorgere Doctor Who dall’oscurità, trasformandolo infine in un fenomeno culturale nel Regno Unito. Dopo RTD, Steven Moffat, che in precedenza aveva lavorato al suo fianco durante il revival, ha assunto il ruolo di showrunner. Il suo doppio successo con Doctor Who e Sherlock ha portato la serie a livelli senza precedenti. Ora, con il ritorno di Russell T Davies alla guida dello show dopo un periodo di Christopher Chibnall, Moffat è tornato per contribuire ancora una volta a questa narrazione iconica.
“Boom” offre un addio appropriato per Moffat, a differenza di “Joy to the World”
“Boom” presenta una struttura narrativa più forte
Steven Moffat si distingue come un narratore straordinario, rinomato per aver creato episodi avvincenti all’interno dell’universo espansivo di Doctor Who. In particolare, ha introdotto cattivi memorabili come i Weeping Angels e The Silence, esplorando anche la complessa narrazione delle numerose morti del Dottore. L’abilità narrativa di Moffat risplende attraverso la sua capacità di creare narrazioni di impatto che spesso non si basano su ambientazioni elaborate o effetti estesi.
Nel suo recente contributo, “Boom”, presentato nella stagione di debutto di Ncuti Gatwa, Moffat illustra magistralmente questo talento. L’intera trama è incentrata su uno scenario toccante in cui il Dottore deve rimanere immobile su una mina antiuomo per impedire una distruzione catastrofica, mettendo a rischio la vita di innocenti soldati e rifugiati nelle vicinanze. Questa narrazione diretta e carica di emozioni funge da momento potente e opportunamente risonante per Moffat, che potenzialmente esce dalla serie con una nota positiva.
“Gioia al mondo”: il canto del cigno di Moffat?
“Gioia al mondo” risplende come uno speciale per le feste
Moffat ha la particolarità di aver scritto il numero più alto di speciali per le feste nella storia di Doctor Who. Anche dopo essersi dimesso da showrunner, passato a Chris Chibnall, Moffat è tornato a scrivere “Twice Upon A Time”, contribuendo all’addio del Dodicesimo Dottore prima dell’arrivo di Jodie Whittaker. Con “Joy to the World”, Moffat porta avanti la sua eredità, ma molti fan ritengono che manchi della commozione di “Boom” come capitolo finale.
Mostratore | Numero di Speciali |
---|---|
Il mio amico Russell T. Davies | 7 |
Steven Moffat | 9 |
Chris Chibnall | 4 |
Mentre “Boom” si collega in modo fluido al resto della stagione, presentando un personaggio che è parte integrante del nuovo compagno del Dottore, è importante notare che gli speciali delle feste come “Joy to the World” tendono a divergere dagli archi narrativi centrali della serie regolare. Tuttavia, mette in mostra l’eccezionale capacità di Moffat di trasformare momenti ordinari in una narrazione avvincente. Finora, non c’è una dichiarazione definitiva che confermi l’uscita di Moffat da Doctor Who.
Moffat continuerà a collaborare con Doctor Who?
Il coinvolgimento continuo di Moffat sembra probabile
Sebbene Moffat abbia preso le distanze dalla serie durante il mandato di Chibnall, è tornato con entusiasmo a scrivere sceneggiature dopo il ritorno di RTD. Avendo già scritto due episodi nell’ultima stagione, sembra che sia entusiasta di contribuire di nuovo. Il passaggio da showrunner a sceneggiatore sembra dargli un rinnovato senso di libertà creativa mentre bilancia altri progetti.
Mentre “Joy to the World” potrebbe essere percepito come l’ultimo contributo di Moffat, il suo impegno proattivo nelle attività promozionali e nella stampa suggerisce che il suo coinvolgimento potrebbe continuare. In definitiva, sembra improbabile che Steven Moffat si allontani da Doctor Who per un periodo prolungato, dato il benvenuto che riceve dagli attuali showrunner.
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