L’ultimo episodio di 48 Hours su CBS ha fatto luce sul caso straziante di Blaze Bernstein, uno studente universitario la cui vita è stata tragicamente interrotta nel 2018. Questo episodio, trasmesso alle 21:00 EST del 21 settembre, ha descritto nel dettaglio l’indagine approfondita svoltasi dopo la misteriosa scomparsa di Blaze e la successiva scoperta dei suoi resti.
Blaze Bernstein era uno studente del secondo anno di 19 anni alla University of Pennsylvania, in visita alla famiglia a Lake Forest, California, durante le vacanze invernali quando perse la vita. La fatidica sera del 2 gennaio 2018, Blaze incontrò Samuel Woodward, un ex compagno di liceo, al Borrego Park, segnando l’ultima volta che fu visto vivo.
Dopo una ricerca estesa durata quasi una settimana, il corpo di Blaze è stato scoperto in una fossa poco profonda nello stesso parco. Aveva subito 28 coltellate, un attacco in seguito classificato come crimine d’odio a causa dell’identità di Blaze Bernstein come individuo apertamente omosessuale ed ebreo.
Samuel Woodward è stato arrestato poco dopo che le autorità hanno trovato il corpo. Gli sforzi investigativi hanno scoperto i legami di Woodward con il gruppo neonazista Atomwaffen Division, che è stato fondamentale nel classificare l’omicidio come crimine d’odio. Le prove del DNA hanno fornito un chiaro collegamento tra lui e la scena del crimine.
Dopo numerosi rinvii, Woodward affrontò il processo e ricevette un verdetto di colpevolezza nel 2024, venendo riconosciuto colpevole di omicidio di primo grado con aggravante per reato d’odio.
Cosa fece Samuel Woodward a Blaze Bernstein?
Samuel Woodward è stato l’autore del tragico omicidio di Blaze Bernstein. La sera del 2 gennaio 2018, si è rimesso in contatto con Blaze tramite i social media e si sono incontrati al Borrego Park di Lake Forest, California, presumibilmente per aggiornarsi.
Secondo le dichiarazioni di Woodward alla polizia, le tensioni aumentarono al parco quando accusò Blaze di aver fatto delle avances sessuali indesiderate. Armato di coltello, Woodward reagì violentemente al comportamento di Bernstein.
Nell’attacco che ne seguì, pugnalò Bernstein 28 volte, causando la morte di Blaze Bernstein. La natura brutale dell’attacco suggeriva un’estrema esagerazione, che i procuratori sostenevano evidenziasse il profondo odio di Woodward verso l’orientamento sessuale e l’identità ebraica di Blaze.
Dopo l’omicidio, Woodward tentò di nascondere il suo crimine seppellendo il corpo di Blaze in una fossa poco profonda all’interno del parco. Una settimana dopo, parti dei resti furono esposte a causa di un temporale, spingendo a ulteriori indagini che si concentrarono rapidamente su Samuel Woodward, aiutate da prove digitali e resoconti di testimoni.
Woodward è stato arrestato e accusato di omicidio il 12 gennaio 2018. Le indagini successive hanno rivelato le sue affiliazioni con la Atomwaffen Division, una nota organizzazione neonazista, che ha svolto un ruolo cruciale nel determinare le motivazioni dietro l’omicidio come crimine d’odio. Le sue convinzioni estremiste hanno fornito un contesto inquietante alle sue azioni violente contro Bernstein.
Il procedimento legale è stato lungo e complesso. Inizialmente, Woodward si è dichiarato non colpevole, citando l’autodifesa e varie condizioni di salute mentale, tra cui la sindrome di Asperger e il disturbo ossessivo-compulsivo. La sua difesa ha cercato di minimizzare la caratterizzazione di crimine d’odio, sostenendo che l’omicidio non era stato pianificato ed era una reazione a una minaccia percepita.
Le affermazioni della difesa sono state oscurate da prove sostanziali presentate dall’accusa, che includevano il DNA che collegava Woodward alla scena e la documentazione digitale delle sue affiliazioni con gruppi di odio e ideologie violente. Il processo di Woodward ha incontrato diversi ritardi, principalmente a causa di domande sulla sua competenza mentale e sugli impatti della pandemia di COVID-19 sulle tempistiche del tribunale. Alla fine, nel luglio 2024, la giuria ha dichiarato Woodward colpevole di omicidio di primo grado con aggravamento per crimine d’odio, respingendo le argomentazioni della difesa e stabilendo che l’omicidio era sia premeditato che motivato dall’odio.
Dopo la condanna, Samuel Woodward è stato posto in custodia cautelare in attesa della sentenza che, data la gravità del crimine commesso e la definizione di crimine d’odio, verosimilmente comporterà l’ergastolo senza possibilità di libertà vigilata.
Questa puntata di 48 Hours è andata in onda il 21 settembre 2024 alle 21:00 EST.
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