Nota: questo articolo contiene spoiler sull’episodio 4 di The Penguin.
Punti salienti principali
- Viene svelato il passato straziante di Sofia Falcone all’Arkham Asylum.
- Sofia mette in atto il suo piano di vendetta, che provoca la morte di importanti membri della famiglia.
- La scelta di Sofia di risparmiare Johnny Viti allude a un ragionamento strategico, mentre il destino di Oz è in pericolo nei prossimi episodi.
L’episodio 4 di The Penguin ha offerto una narrazione avvincente. Gli spettatori si sono immersi nella storia di Sofia Falcone derivante dall’Arkham Asylum e hanno assistito alla sua intensa esecuzione di un piano che ha un impatto significativo sul futuro della serie.
The Penguin segna lo spin-off inaugurale nell’universo di Batman di Matt Reeves. Ambientata poco dopo gli eventi del film sui supereroi del 2022, la serie segue Colin Farrell nei panni di Oswald Cobblepot, alias il Pinguino, mentre si sforza di assicurarsi il suo status tra i signori del crimine di Gotham. Dopo l’assassinio di Carmine Falcone in The Batman, il panorama criminale della città precipita nel caos, offrendo a Oz una matura opportunità di ascesa. Tuttavia, le sue ambizioni sono complicate dal ritorno di Sofia Falcone (Cristin Milioti), la figlia di Carmine, che mira a reclamare l’eredità criminale della sua famiglia.
Svelata la storia di Sofia Falcone
Al momento della sua introduzione in The Penguin, Sofia Falcone viene descritta come una donna che ha trascorso un decennio imprigionata nell’Arkham Asylum con l’accusa di omicidio, guadagnandosi l’etichetta di Boia nonostante i tentativi della sua famiglia di etichettarla come inadatta a gestire le loro attività.
Nell’episodio 4, intitolato “Cente’Anni”, le profondità del passato di Sofia vengono finalmente esplorate. Da bambina, ha scoperto il corpo senza vita di sua madre, che si era impiccata. Tuttavia, crescendo, Sofia ha iniziato a chiedersi se si fosse trattato davvero di suicidio. Una conversazione con un giornalista la porta a sospettare che suo padre, Carmine Falcone (interpretato da Mark Strong) , potrebbe essere collegato alla morte di sua madre insieme a una serie di omicidi simili di altre donne. Mentre queste donne sono state ufficialmente considerate suicide, le prove indicavano strangolamenti e graffi sospetti simili a quelli trovati sulla madre di Sofia.
Dopo che Oz, che era stato l’autista di Sofia, informa il padre delle sue discussioni con il giornalista, Carmine affronta Sofia. Durante questo incontro, lei lo accusa di essere coinvolto nella morte di sua madre, il che porta Carmine a incaricare i suoi corrotti ufficiali di polizia di imprigionarla e ad attribuirle gli omicidi. Questo inquadra Sofia come The Hangman nella narrazione mediatica. Successivamente, Sofia viene rinchiusa all’Arkham Asylum per sei mesi in attesa del processo, dove diventa rapidamente un bersaglio per i detenuti. Tuttavia, fa amicizia con un’altra detenuta, di nome Magpie (Marié Botha). Nonostante affermi la sua innocenza, è chiaro che i suoi dottori, il dottor Julian Rush (Theo Rossi) e il dottor Ventris, non stanno agendo nel suo interesse. Dopo molte sedute di terapia elettroconvulsiva involontaria, Sofia ha un crollo mentale.
Le cose peggiorano quando suo fratello Alberto le fa visita per rivelarle la triste verità: non verrà processata. I dottori l’hanno falsamente etichettata come violenta e psicopatica, mentre la sua famiglia ha presentato lettere di supporto fuorvianti, che hanno portato alla sua permanenza decennale ad Arkham.
Il culmine dell’episodio 4 di The Penguin
Dopo essere stata rilasciata dall’Arkham Asylum, Sofia rivendica la sua riabilitazione, ma la sua famiglia continua a propagare la narrazione della sua follia per impedirle di ascendere a capo della famiglia. Ciò non la dissuade dall’eseguire il suo piano attentamente calcolato nell’episodio 4. Arrivata inaspettatamente a una cena di famiglia, Sofia fa un brindisi, ricordando ai suoi parenti gli omicidi che le hanno attribuito, con solo suo fratello Alberto al suo fianco. Conclude con “Cent’anni”, che si traduce in “100 anni”, implicando un desiderio di una vita più lunga per tutti i presenti.
Più tardi quella sera, Sofia attira la sua giovane cugina Gia nella serra con la scusa di offrirle una torta, promettendole il tipo di divertente pigiama party che una volta aveva condiviso con Alberto. Prima che l’alba faccia capolino e Gia si svegli, Sofia torna a casa avvolta in una maschera antigas. Durante la notte, aveva sigillato sinistramente i locali e li aveva riempiti di gas tossico, provocando la morte di tutti coloro che si trovavano all’interno.
Sopravvivenza e scomparsa del personaggio
L’episodio 4 di The Penguin registra uno dei più alti conteggi di cadaveri fino ad oggi. L’intricato piano di Sofia provoca la morte di quasi tutti i membri significativi della famiglia presenti alla cena, tra cui suo zio Luca, sua moglie (che aveva una relazione con Johnny) e i genitori di Gia. Tuttavia, un membro della famiglia riesce a sopravvivere, grazie a una finestra aperta. L’episodio culmina quando Sofia entra nella stanza di Johnny (Michael Kelly), ordinandogli di vestirsi in modo che possano conversare.
Con il suo piano, Sofia si vendica di coloro che in precedenza l’hanno licenziata e hanno contribuito alla sua ingiusta prigionia. La sua decisione di tenere in vita Johnny sembra essere una scelta strategica, poiché detiene preziosi legami all’interno della gerarchia criminale, il che sarà vantaggioso per l’ascesa di Sofia. Gia rimane l’unico altro membro della famiglia sopravvissuto, ma ora è rimasta orfana, lasciando il suo futuro incerto. Una cosa rimane chiara: Sofia cercherà vendetta contro il Pinguino, soprattutto dopo aver scoperto il suo ruolo nella morte di suo fratello Alberto. Date le azioni rapide e spietate di Sofia contro la sua famiglia, Oswald deve prepararsi per un intenso confronto negli episodi a venire.
Tutti gli episodi di The Penguin, compresi gli episodi 1-4, sono attualmente disponibili per lo streaming su Max; i nuovi episodi saranno trasmessi in anteprima la domenica sera.
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