Uno dei momenti più accattivanti e sconcertanti di Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni si verifica quando il conte Dooku cattura Obi-Wan Kenobi, con l’obiettivo di reclutarlo e svelando i piani sia suoi che di Palpatine. Nel corso del tempo, il conte Dooku si è evoluto in una figura complessa all’interno dell’universo di Star Wars, mostrando la sua formidabile presenza sia in L’attacco dei cloni che in Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith , dove affronta persino il Maestro Yoda.
Serie recenti come Star Wars: The Clone Wars e Star Wars: Tales of the Jedi hanno svelato strati più profondi del personaggio di Dooku, in particolare la sua transizione da Jedi a Signore dei Sith. Il contesto che circonda i suoi tentativi di reclutare Obi-Wan in L’attacco dei cloni solleva questioni critiche. Sebbene possa sembrare che Obi-Wan fosse semplicemente un bersaglio dell’inganno di Dooku, la trilogia prequel, in particolare La vendetta dei Sith , rivela che Dooku era principalmente onesto. Ma cosa ha spinto il conte Dooku a correre rischi così sostanziali?
Dooku sperava di riformare gli Jedi attorno a lui?
Le complesse opinioni del conte Dooku sugli Jedi
Il quarto episodio di Tales of the Jedi , intitolato “The Sith Lord”, fornisce una visione significativa della posizione conflittuale di Dooku riguardo ai Jedi. All’inizio dell’episodio, incontra Qui-Gon Jinn, il suo ex Padawan, insieme al Maestro Jedi Yaddle, che presta servizio nel Consiglio Jedi. Questo incontro avviene poco dopo il ritorno di Qui-Gon da Tatooine con il giovane Anakin Skywalker, affermando la sua convinzione che Darth Maul sia un Signore dei Sith, un’affermazione respinta dal Consiglio.
Da questa scena emergono diverse rivelazioni: diventa evidente che Dooku nutre un profondo affetto per Qui-Gon . La sua toccante osservazione a Yaddle, “Crescono così in fretta. I nostri studenti”, indica questo sentimento. Questa empatia potrebbe essersi estesa a Obi-Wan dopo la morte di Qui-Gon. Il dialogo accenna ulteriormente a questa connessione, con Qui-Gon che afferma che Obi-Wan ora lo protegge, a cui Dooku risponde, “Mi piacerebbe incontrarlo un giorno. Tu canti sempre le sue lodi”.
Questa scena suggerisce che, nei suoi primi giorni, Dooku cercò sinceramente di aiutare gli Jedi ed evitare la loro imminente caduta prima di soccombere al lato oscuro. La sua affermazione a Yaddle e Qui-Gon che “Li ho avvertiti dell’oscurità in arrivo per anni, senza mai prenderli sul serio”, evidenzia la sua disillusione per l’inattività degli Jedi, un sentimento esacerbato dalla perdita di Qui-Gon.
Inoltre, la trama di Yaddle in questo episodio complica le intenzioni di Dooku. Prima della sua morte, Yaddle gli dice: “Sono dalla tua parte, Dooku. Mi sono dimesso dalla mia posizione nel Consiglio. Avevi ragione su così tante cose; il Consiglio avrebbe dovuto ascoltarti. Qui-Gon non doveva morire”. Sebbene Dooku alla fine la uccida, la loro conversazione suggerisce il suo desiderio iniziale di riformare gli Jedi, suggerendo che il suo reclutamento di Obi-Wan fosse un’estensione di quel desiderio.
Dooku stava deliberatamente cercando di indebolire Darth Sidious?
L’influenza della regola dei due
È possibile che Dooku non avesse familiarità con Obi-Wan, come suggerito da Tales of the Jedi , il che lo ha portato a sottovalutare la risolutezza di Obi-Wan. Tuttavia, i temi prevalenti nella narrazione di Star Wars indicano che Dooku era, almeno in parte, intenzionato a indebolire Darth Sidious per rivendicare il titolo di Maestro Sith per sé. Questa intenzione diventa più evidente in The Clone Wars , dove Dooku collabora con l’assassina Sith Asajj Ventress.
Sebbene le motivazioni esatte per cui Dooku fece da mentore a Ventress rimangano nascoste, sembra chiaro che vedesse Obi-Wan come un apprendista ideale, date le sue formidabili abilità e la sua somiglianza con Qui-Gon.
Le ambigue motivazioni di Dooku in L’attacco dei cloni
Le lealtà poco chiare di Dooku
In definitiva, le intenzioni di Dooku in questa scena rimangono avvolte nel mistero , lasciando i fan a chiedersi se le ragioni dietro la sua rischiosa decisione saranno mai chiarite. Se dovessero arrivare delle rivelazioni, è più probabile che emergano nella letteratura piuttosto che in un’esplorazione cinematografica dell’era dei prequel, il che lascia la porta aperta a un’indagine più approfondita.
Nonostante le azioni di Dooku abbiano portato alla dipartita di Yaddle, egli appare combattuto, in risonanza con sentimenti che riecheggiano quelli usati da Palpatine per manipolare Anakin Skywalker. La sua affermazione, “Voglio solo portare pace e ordine nella galassia”, riflette un’ironia sconfortante.
In sintesi, il percorso fuorviante del Conte Dooku riecheggia quello di Anakin Skywalker, suggerendo un duplice scopo nella sua offerta a Obi-Wan: un desiderio di un Ordine Jedi modificato o una fedeltà nascosta al lato oscuro volta a rovesciare Palpatine. L’intrigo che circonda questa sequenza in Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni provoca numerose domande stuzzicanti sulla vasta mitologia di Star Wars.
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