Recensione del film “The Rivals of Amziah King”: Matthew McConaughey brilla come apicoltore in questo ambizioso thriller poliziesco

Recensione del film “The Rivals of Amziah King”: Matthew McConaughey brilla come apicoltore in questo ambizioso thriller poliziesco

I rivali di Amziah King: un’esplorazione sincera di comunità e redenzione

Nel suo ultimo film, The Rivals of Amziah King, Andrew Patterson dipinge un quadro toccante di una comunità dell’Oklahoma attraverso la lente del legame unico condiviso tra un apicoltore e la sua figlia adottiva separata. Il regista, noto per il suo acclamato debutto The Vast of Night, attinge a vari generi (western nostalgici, drammi polizieschi pieni di suspense, storie di rapine ad alto rischio e persino aspetti di musical) per tessere una ricca narrazione che esamina l’essenza dell’appartenenza e il legame tra un luogo e la sua gente.

Un viaggio narrativo audace

Presentato in anteprima al SXSW, il film mostra un’audacia encomiabile, con Patterson che esplora tecniche narrative innovative in un racconto che sembra sia familiare che fresco. Tuttavia, il viaggio è rovinato da una narrazione a volte sconnessa e da scelte visive eccessivamente sentimentali, che portano a un’esperienza di visione irregolare.

Sequenza di apertura accattivante

Iniziando con una nota sicura ma sentimentale, il film cattura con un’impressionante sequenza di apertura che ricorda un video musicale. Osserviamo i camion arrivare a un vivace ristorante all’aperto, dove un gruppo di musicisti, guidati da Amziah King (interpretato da Matthew McConaughey), si riunisce per esibirsi e rilassarsi. Il regista impiega un soddisfacente mix di tecniche stilistiche, tra cui riprese al rallentatore, per valorizzare il personaggio di Amziah mentre entra a grandi passi, incarnando l’essenza di un carismatico cowboy.

Dinamiche dei personaggi

McConaughey, che in precedenza era apparso in The Gentleman di Guy Ritchie, offre un’interpretazione avvincente nei panni di Amziah, mettendo in mostra il carisma concreto del personaggio. Amziah è un leader non ufficiale nella sua piccola città, formalmente nota per le sue abilità nell’apicoltura e nel banjo, che si prende veramente cura dei suoi vicini. Ciò rende naturale per le autorità locali, in particolare l’agente Sunderland (Bruce Davis), cercare la sua guida nell’affrontare i problemi della comunità.

Amziah è felice di collaborare suggerendo alla polizia di ispezionare il suo miele, una decisione che mette in moto la trama.

Sottotrame coinvolgenti e sfide da affrontare

Il film cambia marcia, a volte bruscamente, passando da una sessione musicale a cena a una sequenza spiritosa che coinvolge Tony Revolori, che ricorda una classica sitcom. Questo momento esalta il tono del film, infondendogli umorismo e alzando la posta in gioco. Il dialogo è vivace e Patterson crea abilmente scene piene di umorismo farsesco e scambi rapidi.

Mentre aspetta in un ristorante locale che uno dei suoi amici riceva assistenza medica, Amziah incontra inaspettatamente Kateri (Angelina LookingGlass), la sua figlia adottiva separata. Nonostante la natura un po’ forzata del loro incontro, apre le porte a Patterson per rendere omaggio a un aspetto unico della cultura dell’Oklahoma. Amziah include Kateri negli incontri locali, condividendo pettegolezzi e consigli culinari mentre la introduce all’arte dell’apicoltura e alle sfumature della produzione del miele.

Un omaggio all’apicoltura

Nel profondo, The Rivals of Amziah King emerge come un toccante omaggio alla delicata pratica dell’apicoltura. Patterson cattura la bellezza del legame formatosi tra Amziah e Kateri attraverso momenti trascorsi a prendersi cura delle api e a confezionare il miele, mostrando un rapporto intimo con la natura e la comunità.

Problemi di coesione narrativa

Sfortunatamente, i problemi del film emergono quando Patterson, insieme al montatore Patrick J. Smith, si cimenta nel collegare una serie di vivaci vignette e momenti musicali in una narrazione coesa. Dopo il furto delle api di Amziah, l’attenzione si sposta goffamente su Kateri in cerca di vendetta, spinta da una ritrovata emancipazione e dal supporto dei conoscenti del padre, tra cui un hacker locale, interpretato da Cole Sprouse.

Cambiamenti di tono e sfide dei personaggi

Con l’avanzare della trama, The Rivals of Amziah King inizia a vacillare sotto il peso dei suoi cambiamenti di tono. Una serie di scelte stilistiche, unite a una fotografia a volte eccessiva di Miguel I. Litten-Menz, sminuiscono la fluidità della storia. La seconda metà del film sfida LookingGlass a reggere la narrazione, un’impresa resa difficile dalla disomogeneità della trama. Tuttavia, la sua performance concreta suggerisce la capacità di Patterson di suscitare forti interpretazioni dal suo cast.

Conclusione

Nonostante i suoi difetti, The Rivals of Amziah King trova il suo pubblico di nicchia e attende la distribuzione. Il suo tono irriverente e i momenti di fascino sobrio riecheggiano elementi trovati nel sovversivo Western Americana di Tony Tost. Entrambi i film, pur mostrando carenze uniche, riflettono un sincero desiderio di portare piccole storie significative a un pubblico più vasto.

Fonte e immagini

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *