I commenti sorprendenti di Tim Burton su Beetlejuice 2: “Non ho nemmeno visto il primo film”, ma è stata una decisione intelligente

I commenti sorprendenti di Tim Burton su Beetlejuice 2: “Non ho nemmeno visto il primo film”, ma è stata una decisione intelligente

Dopo un lungo periodo di sviluppo durato decenni, Beetlejuice 2 ha finalmente preso forma sotto la direzione di Tim Burton, il visionario dietro il film originale del 1988. Le intuizioni di Burton sul suo approccio per il sequel potrebbero sorprendere i fan di lunga data. Come forza creativa dietro l’amato classico, il suo legame con i personaggi e la trama lo rende una parte indispensabile di questo progetto. Fortunatamente, è riuscito a riportare in auge le star originali: Michael Keaton, Winona Ryder e Catherine O’Hara, assicurando che il sequel mantenga un fascino familiare e al contempo si avventuri in nuovi territori.

Nonostante la mancanza dei personaggi originali Adam e Barbara Maitland, Burton aveva un sacco di materiale ricco da cui attingere, tra cui la dinamica famiglia Deetz e il bizzarro mondo dell’aldilà di Betelgeuse. Sulla base delle fondamenta della narrazione, si presumeva che Betelgeuse sarebbe riemergere nella vita di Lydia, portando a un’altra avventura caotica che intreccia sia i vivi che il Netherworld.

Tim Burton non ha rivisitato l’originale prima di realizzare Beetlejuice 2

Non c’è bisogno di “studiare” l’originale

Michael Keaton nel ruolo di Beetlejuice nel film del 1988 e nel sequel del 2024
Immagine personalizzata di Debanjana Chowdhury

L’attesa per il sequel di Beetlejuice ha raggiunto il culmine dopo il suo annuncio. L’attesa si è protratta per 36 anni, ma ha rispecchiato l’interesse continuo per l’universo eccentrico creato da Burton. Sorprendentemente, l’iconico regista ha rivelato di aver scelto di non rivisitare il film originale durante il processo creativo per il sequel. Nel suo sincero commento sul progetto, Burton ha dichiarato di “non aver nemmeno guardato il primo film” mentre realizzava Beetlejuice 2 , una rivelazione che potrebbe stupire molti fan dato il collegamento diretto del sequel con il suo predecessore.

Burton ha elaborato, affermando, “Non pensavo che mi avrebbe aiutato” nel suo sforzo di creare il sequel. Non sentiva il bisogno di “studiare tutto” meticolosamente, comprese le scenografie o altri elementi specifici. Sebbene sia difficile credere che non abbia usato il film originale come punto di riferimento, sembra che l’essenza di Beetlejuice rimanga profondamente radicata in lui, consentendogli di costruire sui suoi elementi fondamentali mentre innova in nuove direzioni.

I meriti dell’approccio unico di Tim Burton a Beetlejuice 2

La strategia di Burton per l’attesissimo sequel

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I sequel legacy presentano la sfida di unire nostalgia e innovazione. Il fascino duraturo di Beetlejuice e dei suoi personaggi pittoreschi sin dalla sua première del 1988 ha evidenziato la necessità di una continuità bilanciata da idee fresche. In Beetlejuice 2, mentre gli spettatori possono trovare deliziosi Easter egg e riferimenti all’originale, il film introduce anche con successo nuove dimensioni alla narrazione che catturano l’interesse del pubblico.

Burton ha sottolineato che il nuovo film mirava a replicare lo spirito dell’originale, evolvendo al contempo la storia in modo che “sembrasse nuova per [lui]” ed evitasse la mera ripetizione. Non solo vengono incorporati nuovi personaggi nel mix, ma le amate figure di ritorno, in particolare Lydia e Delia, subiscono uno sviluppo significativo. Anche l’ambientazione dell’aldilà viene ampliata, arricchendo la trama. Quindi, senza dover rivedere l’originale, Burton ha creato un sequel che risuona con il pubblico, rispettando al contempo l’eredità del suo predecessore.

Fonte: Commento del regista di Beetlejuice 2 (tramite WB)

Fonte e immagini

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