L’intrigo che circonda la psicologia criminale, in particolare quella dei serial killer, ha affascinato il pubblico per generazioni. Questa fascinazione è stata vividamente catturata in vari celebri film horror e polizieschi. Anche quando i personaggi non sono direttamente modellati su veri serial killer, il loro inquietante realismo spesso fa venire i brividi agli spettatori.
Molti serial killer immaginari traggono ispirazione da noti criminali del mondo reale, accrescendone il fascino minaccioso. Questi personaggi possono evocare lo stesso terrore degli esseri soprannaturali, ma la possibilità della loro reale esistenza amplifica la loro minaccia. Un iconico assassino cinematografico in genere si basa su una performance avvincente, con attori come Robert Mitchum e Christian Bale che hanno ricevuto consensi per le loro agghiaccianti rappresentazioni di assassini a sangue freddo.
10 Pamela Voorhees
Venerdì 13 (1980)
Il viaggio del franchise di Venerdì 13 nel creare il personaggio di Jason Voorhees è leggendario. Nel film originale, il vero antagonista è sua madre, Pamela, che vendica il tragico destino del figlio. Incolpando un gruppo di negligenti consiglieri del campo per la morte di Jason, torna al Camp Crystal Lake per vendicarsi.
Pamela si distingue dai serial killer tradizionali, aggiungendo profondità al suo personaggio come inaspettata artefice di orrore. La sua lunga assenza dallo schermo intensifica ulteriormente il suo terrore, poiché il pubblico è lasciato a indovinare la sua vera natura fino alla drammatica rivelazione.
9.Patcher Bateman
Psicologia americana (2000)
In mezzo al fermento che circonda i recenti remake, l’adattamento di Mary Harron di American Psycho di Bret Easton Ellis rimane ineguagliabile. Un punto forte è la straordinaria incarnazione di Patrick Bateman da parte di Christian Bale, un giovane dirigente carismatico che maschera le sue tendenze psicopatiche sotto una patina di raffinatezza.
La dualità di Bateman è sorprendente; oscilla tra una conversazione affascinante e una violenza brutale, rendendo il suo personaggio sia esilarante che terrificante. Questa giustapposizione trasforma il film in una commedia dark che critica l’ego e il consumismo, mentre il distacco di Bateman dalla vita umana lo rende ancora più inquietante.
8 Faccia di cuoio
Il franchise di Non Aprite Quella Porta
La cronologia del franchise di Non aprite quella porta è intricata, con diverse interpretazioni di Leatherface. Quando viene rappresentato in modo efficace, si distingue come un classico cattivo dell’horror, riconoscibile per la sua raccapricciante maschera di pelle umana e la motosega.
Generalmente raffigurato come un membro problematico di una famiglia cannibale, il personaggio complesso di Leatherface evoca un mix di simpatia e orrore. Spesso spinto dalle aspettative della sua famiglia, affronta l’omicidio da una prospettiva di paura piuttosto che di malizia.
7 Micheal Myers
Il franchise di Halloween
Michael Myers ha ispirato innumerevoli imitatori, ma pochi possono rivaleggiare con il suo status di icona. La trilogia del reboot ha rivitalizzato il suo personaggio, mostrando il suo straziante viaggio da assassino di bambini a stalker implacabile. Con una presenza inquietante e una propensione per la violenza, Myers incarna la paura, soprattutto quando è ancorata a una parvenza di realtà.
6 Billy Loomis e Stu Macher
Urlo (1996)
Ogni puntata del franchise di Scream svela nuovi killer di Ghostface, ma niente può competere con la sorprendente rivelazione del duo originale: Billy Loomis e Stu Macher. Il loro colpo di scena rimodella in modo drammatico il contesto, rivelando che gli stessi individui di cui Sidney si fida sono dietro i terrificanti omicidi.
La dinamica tra Billy e Stu non solo aumenta la tensione del film, ma introduce anche un tocco teatrale, rendendo Ghostface imprevedibile. I personaggi racchiudono un mix di minaccia e umorismo, che, paradossalmente, accresce il loro livello di minaccia.
5.Giovanni Powell
La notte del cacciatore (1955)
In La notte del cacciatore di Charles Laughton, l’interpretazione di Harry Powell da parte di Robert Mitchum segna uno dei primi e più agghiaccianti serial killer del cinema. Nascosto sotto le spoglie di un predicatore carismatico, il fascino di Powell smentisce la sua minacciosa ricerca di denaro rubato, coinvolgendo una vedova e i suoi figli in pericolo.
L’incarnazione del fascino sinistro di Powell e l’uso subdolo della fede lo rendono uno dei cattivi cinematografici più memorabili. La potente interpretazione di Mitchum è completata dalla regia abile di Laughton, che sottolinea la tensione tra la calma superficiale e la malevolenza sottostante.
4 John Do
Settimane (1995)
Il ritmo deliberato di Se7en porta a un culmine mozzafiato con l’enigmatico John Doe, interpretato in modo agghiacciante da Kevin Spacey. Il suo personaggio si dispiega gradualmente, incarnando un senso di lungimiranza quasi soprannaturale che lo mette contro detective che sembrano completamente surclassati.
La calma inquietante di John Doe, unita alla sua abilità intellettuale, sottolinea la sua natura implacabile. Ogni incontro accresce la tensione della narrazione, illustrando come ogni vittoria dei detective si inserisca nel suo schema più ampio e malevolo.
3 Anton Chigurh
Non è un paese per vecchi (2007)
In Non è un paese per vecchi, Javier Bardem offre un’interpretazione da Oscar nei panni di Anton Chigurh, una forza implacabile di severità e minaccia. Mentre dà la caccia a Llewellyn Moss attraverso il paesaggio, la sua presenza getta un’ombra di paura sempre più profonda.
La famigerata scena del lancio della moneta di Chigurh incarna la sua agghiacciante percezione del destino, illustrando la sua visione distaccata e filosofica della vita e della morte. Il suo approccio preciso e professionale all’omicidio, privo di gioia o passione, accresce l’orrore che circonda il suo personaggio.
2 Normanno Bates
Psichico (1960)
Psycho di Alfred Hitchcock rivela il suo personaggio titolare, Norman Bates, in una masterclass di tensione e rivelazione. Inizialmente presentato come un giovane uomo impacciato, stratifica complessità che porta a inquietanti scoperte sulla sua psiche e sulle sue inclinazioni omicide.
Hitchcock impiega sapientemente l’ironia drammatica per svelare gradualmente i segreti oscuri di Norman, rendendo ogni interazione piena di suspense. La rappresentazione di Anthony Perkins diventa profondamente inquietante, mescolando dialoghi apparentemente innocui con una mente profondamente turbata.
1 Annibale Lecter
Il silenzio degli innocenti (1991)
Mentre Brian Cox ha gettato le basi per Hannibal Lecter in Manhunter, l’interpretazione di Anthony Hopkins in Il silenzio degli innocenti ha immortalato il personaggio nella cultura popolare. Nonostante il tempo limitato sullo schermo, la performance agghiacciante di Hopkins gli è valsa un Oscar, consolidando l’impatto di Lecter per tutto il film.
Anche se confinato, l’astuzia e il pericolo predatorio di Lecter permeano l’atmosfera, plasmando il viaggio pericoloso di Clarice. La sua intensa presenza crea un terrore sempre in agguato, rendendo ogni interazione con lui una lezione magistrale di orrore psicologico.
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