I migliori 8 film di formazione dark simili a Thirteen

I migliori 8 film di formazione dark simili a Thirteen

Uscito nel 2003, Thirteen ha stabilito un nuovo standard per i film di formazione con la sua cruda rappresentazione dell’adolescenza. La sceneggiatura, co-scritta dall’attrice Nikki Reed, trae spunto dalle sue esperienze da adolescente. Racconta il tumultuoso viaggio di Tracy (Evan Rachel Wood), una studentessa di seconda media di Los Angeles che fa amicizia con un compagno di classe problematico. L’esplorazione di Tracy nell’uso di droghe, nelle relazioni sessuali e nell’autolesionismo offre una narrazione avvincente che ha influenzato numerosi film di formazione dark da allora.

L’adolescenza è un periodo intrinsecamente complesso, segnato da prove di auto-scoperta e maturità. Film come Thirteen incapsulano con successo la turbolenza di questa fase di transizione. Mentre il passaggio dall’infanzia all’età adulta può essere irto di sfide, gli spettatori spesso trovano elementi riconoscibili nei personaggi e nelle narrazioni sfaccettate tipiche del genere di formazione, che solleva verità scomode ma illuminanti sulla crescita.

8 Ricordo di un’estate (1986)

Diretto da Rob Reiner

Sebbene spesso categorizzato come un film di formazione per eccellenza, Stand By Me si addentra nei temi dell’innocenza perduta. Ambientato nell’estate del 1959, la trama segue quattro ragazzi, Gordie, Chris, Teddy e Vern, nella loro ricerca del corpo di un bambino scomparso. Ciò che inizia come un’avventura si trasforma presto in un viaggio profondo, alla scoperta di traumi personali, paure e le più dure realtà della vita, poiché ogni personaggio porta con sé significative cicatrici emotive.

La forza del film risiede nel suo cast eccezionale, illustrato dalla narrazione avvincente di Richard Dreyfuss e dalle performance efficaci dei giovani attori, tra cui il defunto River Phoenix.Stand By Me costringe i suoi spettatori a confrontarsi con la mortalità e la durezza della realtà, offrendo un’analisi toccante della transizione dall’infanzia all’età adulta, andando oltre le narrazioni convenzionali di storie d’amore o traguardi scolastici.

7 Il progetto Florida (2017)

Diretto da Sean Baker

In The Florida Project, il personaggio centrale del bambino subisce profondi cambiamenti entro la fine della storia. Diretto dal regista premio Oscar Sean Baker, la narrazione è incentrata sulla bambina di sei anni Moonee, che vive in un motel low cost vicino a Disney World con la madre in difficoltà, Halley. Bobby, il direttore del motel interpretato da Willem Dafoe, svolge un ruolo fondamentale nella vita di Moonee, fornendole cure e supporto tanto necessari.

A insaputa di Moonee, la sua estate apparentemente spensierata è offuscata dalle dure realtà della povertà. Mentre Halley ricorre al lavoro sessuale per arrivare a fine mese, Moonee viene catapultata in un mondo di sfide da adulta troppo presto. Il film offre uno sguardo risoluto ma vibrante all’infanzia in un ambiente terribile, con la Florida stessa che funge da sfondo avvincente. Le sue immagini sorprendenti e la narrazione toccante risuonano a lungo dopo la conclusione del film, invitando lo spettatore a riflettere sulla natura dell’infanzia.

6 Il buio oltre la siepe (1962)

Diretto da Robert Mulligan

Similmente a Thirteen, To Kill a Mockingbird racconta la storia di una giovane ragazza alle prese con le dolorose realtà della vita. Tratto dall’iconico romanzo di Harper Lee, il film è ambientato nell’Alabama degli anni ’30 e segue la giovane Scout Finch mentre suo padre, Atticus Finch, difende un innocente uomo di colore, Tom Robinson, accusato di un crimine ingiusto. Le sconvolgenti verità dell’ingiustizia razziale si dipanano attorno a Scout, costringendola a confrontarsi con le realtà di una società divisa.

Alla conclusione del film, Scout riconosce acutamente che la moralità esiste accanto alla crudeltà. Questo risveglio emotivo e intellettuale segna la sua maturazione forzata, rendendo la storia una potente esplorazione dell’infanzia in mezzo ai tumulti sociali.

5 Ottavo grado (2018)

Diretto da Bo Burnham

Eighth Grade di Bo Burnham offre un ritratto crudo dell’adolescenza nel panorama digitale odierno. Il film segue Kayla Day, una tredicenne introversa che affronta gli ultimi giorni di scuola media, catturando i profondi sentimenti di insicurezza e disperazione che spesso accompagnano questa fase della vita. Kayla cerca di proiettare sicurezza attraverso la sua persona online mentre lotta per creare connessioni nella vita reale.

Questo film evidenzia la dicotomia tra il sé curato dei social media e la realtà spesso dolorosa delle esperienze adolescenziali. Attraverso la sua sincera esplorazione dell’ansia sociale, dei problemi di immagine corporea e della ricerca dell’accettazione, Eighth Grade presenta un resoconto sincero e senza filtri della crescita, costringendo gli spettatori a confrontarsi con gli elementi inquietanti della giovinezza.

4 Metà anni ’90

Diretto da Jonah Hill

Mid90s di Jonah Hill esplora le spesso dure realtà della crescita attraverso gli occhi di Stevie, un problematico tredicenne nella Los Angeles degli anni ’90. In fuga da una vita familiare disfunzionale con un fratello violento, Stevie cerca l’accettazione tra un gruppo di skater più grandi. Ciò che inizia come una ricerca di appartenenza rivela rapidamente un mondo pieno di uso di droga e comportamento sconsiderato.

Invece di romanticizzare la giovinezza, Mid90s presenta una visione schietta dell’adolescenza, raffigurando sia le gioie che gli aspetti più oscuri della ricerca di connessione e convalida da parte di Stevie. La cruda autenticità del film getta luce sulle complessità della crescita, spesso mostrando come la pressione dei coetanei possa condurre i giovani verso percorsi pericolosi.

3 Ragazzi (2014)

Diretto da Richard Linklater

Boyhood, spesso riconosciuto come un viaggio cinematografico rivoluzionario, racconta la vita di Mason mentre passa dall’infanzia all’età adulta nell’arco di 12 anni. La decisione del regista Richard Linklater di filmare gli attori a intervalli reali consente agli spettatori di assistere alla crescita autentica di Mason e all’evoluzione delle dinamiche familiari dopo il divorzio dei genitori.

Mentre Mason attraversa gli alti e bassi dell’infanzia, il film cattura l’essenza degli alti e bassi emotivi della vita, offrendo un tributo splendidamente realizzato alle prove della crescita.

2 Dio sei lì? Sono io, Margaret.(2023)

Diretto da Kelly Fremon Craig

Are You There God? It’s Me, Margaret. bilancia magnificamente momenti spensierati con temi oscuri sottostanti, presentando una significativa narrazione di formazione. Questo adattamento dell’amato romanzo di Judy Blume cattura i viaggi dell’undicenne Margaret mentre lotta con cambiamenti legati all’identità, alla pubertà e alla spiritualità, sentendosi divisa tra due mondi.

La lotta di Margaret con la sua identità religiosa, insieme alle sue esperienze di pubertà ed esclusione sociale, trasmette le complesse pressioni affrontate dalle ragazze. Il sottile peso emotivo portato avanti nel film la dice lunga sulla crescita e sui pesi delle aspettative che gravano sulla gioventù.

1 Chiaro di luna (2016)

Diretto da Barry Jenkins

Vincitore dell’Oscar come miglior film, Moonlight esplora l’intersezione tra identità, trauma e mascolinità attraverso la vita di Chiron, un giovane ragazzo di colore cresciuto in un quartiere problematico di Miami. Strutturato in tre capitoli distinti (infanzia, adolescenza ed età adulta), questo film ripercorre in modo toccante le lotte di Chiron con la povertà, il bullismo e una madre tossicodipendente nel mezzo della sua ricerca di autoaccettazione.

Il viaggio di Chiron riflette i fardelli della sofferenza silenziosa; sopporta isolamento e violenza mentre affronta la sua identità sessuale in un ambiente inospitale. Con la sua conclusione, Moonlight rivela come le esperienze di Chiron plasmano la sua identità adulta, mostrando l’impatto straziante dell’ostracismo sociale e del trauma emotivo sulla crescita personale.

Proprio come Thirteen, l’atmosfera del film è carica di dolore inespresso, rendendolo una testimonianza inquietantemente bella delle sfide che comporta crescere diversi in un mondo che spesso manca di compassione.

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