
Trine Dyrholm è la protagonista di The Danish Woman
L’attrice danese Trine Dyrholm, nota per i suoi ruoli avvincenti in film come Beginnings, The Celebration e Poison, è ammirata per la sua capacità di infondere profondità nei suoi personaggi. Questo talento impressionante è in piena mostra mentre presenta in anteprima il suo ultimo progetto, The Danish Woman, al festival Series Mania di Lille, in Francia, a partire da questo venerdì.
Un nuovo ruolo in un contesto unico
In The Danish Woman, Dyrholm interpreta Ditte Jensen, un’ex agente del Servizio Segreto Danese che si ritira a una vita tranquilla a Reykjavik, in Islanda. Tuttavia, il suo passato da soldato d’élite si rifiuta di svanire, portandola a impegnarsi con la sua nuova comunità in modi inaspettati.
Vendite internazionali e momenti salienti dei festival
La serie di sei episodi, diretta dall’acclamato regista Benedikt Erlingsson, noto per opere come Woman at War e Of Horses and Men, è commercializzata a livello internazionale da The Party Film Sales. Dyrholm esprime la sua gratitudine per l’opportunità di abbracciare sfide così significative, affermando: “Questa è una sfida enorme.È un grande protagonista in uno show televisivo di Benedikt Erlingsson, il cui lavoro adoro”.
Immersione nella cultura islandese
Dyrholm ha trascorso tre mesi e mezzo a filmare in Islanda, un’esperienza che descrive come “strabiliante”.Apprezza lo stile di vita islandese, che è profondamente connesso alla natura, e sente una forte risonanza con questa prospettiva.”Gli islandesi vivono semplicemente con la natura, e questa è davvero la loro mentalità”, riflette.
Personaggi complessi e narrazioni coinvolgenti
Dyrholm trova il suo personaggio multidimensionale, articolando, “È abituata a essere un’ex agente dei servizi segreti, e inizia ad aiutare i suoi vicini, che lo vogliano o no.” Questa complessità, sostiene, è ciò che la attrae del progetto, ricordando una sensazione simile quando ha letto la sceneggiatura di Poison, dicendo, “Con The Danish Woman, non ho mai letto niente del genere, quindi per me è stato come, ‘Devo farlo.'”
Un approccio unico alla recitazione
La sua tecnica è radicata nell’empatia e nell’esplorazione.”Prendo in prestito gli occhi del personaggio e guardo il mondo dalla sua prospettiva”, spiega Dyrholm. Questo metodo implica mettere da parte il suo ego e immergersi nel panorama emotivo di ogni personaggio.”Quando qualcuno dice ‘azione’, cerco di essere aperta, non so cosa succede, e poi lo esploro con il personaggio”, afferma. Questa spontaneità consente alle sue performance di risuonare profondamente con il pubblico, presentando al contempo strati che spesso sorprendono persino lei.
Empatia nell’arte e nella vita
Dyrholm estende il suo principio di apertura oltre il suo mestiere, nelle sue interazioni personali, suggerendo: “È anche il mio approccio nella vita reale. Cerco di incontrare le persone invece di pensare, ‘So chi sei.’ Perché non possiamo giudicare le persone e non possiamo giudicare i personaggi”.
Un appello all’arte in tempi difficili
Nell’attuale clima globale, Dyrholm sente un bisogno urgente dell’arte come mezzo di riflessione e connessione.”Abbiamo bisogno di spazio per la riflessione più che mai. Abbiamo bisogno di uno spazio in cui condividere il peso della vita e i temi esistenziali che portiamo”, sottolinea.”È particolarmente importante ora essere aperti a prospettive diverse”.
Connessioni universali attraverso la narrazione
In conclusione, Dyrholm afferma l’importanza delle esperienze umane condivise, affermando: “Tutti, qualunque sia la religione, il genere o la cultura, hanno qualcosa con cui possiamo identificarci, e cerco sempre di trovarlo nei miei personaggi”.
Per saperne di più su Trine Dyrholm e sul suo stimolante percorso in The Danish Woman, visita Hollywood Reporter.
Lascia un commento ▼