Perché Krampus merita un sequel: un’antologia horror che apre la strada al suo ritorno

Perché Krampus merita un sequel: un’antologia horror che apre la strada al suo ritorno

Quasi un decennio dopo la sua uscita iniziale, Krampus continua a risuonare tra i fan, che si chiedono perché non si sia ancora concretizzato un sequel. Il film horror del 2015, diretto da Michael Dougherty, ha esplorato abilmente il tema dello spirito natalizio perduto, mostrando l’incontro di una famiglia con la sinistra controparte di Babbo Natale, Krampus. Nonostante abbia raccolto un seguito dedicato e recensioni positive, il film rimane un pezzo a sé stante. Tuttavia, c’è una narrazione intrigante all’interno dell’universo di Krampus che potrebbe fungere da esaltante sequel.

Esplorando Krampus: Shadow of Saint Nicholas per il sequel definitivo

Tre racconti intriganti pieni di divertimento malvagio

Pubblicato appena prima del film originale, Krampus: Shadow of Saint Nicholas è una graphic novel antologica magistralmente realizzata da Dougherty in collaborazione con gli sceneggiatori Todd Casey e Zach Shields. Le illustrazioni delle storie sono attribuite ad artisti di talento come Christian Dibari, Maan House, Stuart Sayger e Michael Monenant. Il primo racconto racconta di un Babbo Natale del centro commerciale il cui spirito natalizio è profondamente frammentato dopo la morte di un compagno di guerra. Successivamente, affronta un gruppo di tirapiedi demoniaci scatenati da Krampus durante una violenta tempesta di neve, dove deve utilizzare la sua competenza militare per proteggere un gruppo di orfani mentre affronta Krampus stesso.

La seconda storia si addentra nella vita di una poliziotta in lutto, tormentata dalla tragica morte della sorella. In un ironico colpo di scena, incontra inaspettatamente l’assassino della sorella, dando vita a un aspro confronto che culmina in una lotta con gli elfi di Krampus. Alla fine, trova dentro di sé la forza di perdonare.

La terza narrazione è incentrata su un promotore immobiliare la cui avidità porta alla demolizione di un rifugio che ospitava i senzatetto. Alla vigilia di Natale, diventa preda dei tirapiedi di Krampus, che rivelano gli sfortunati destini di coloro a cui ha fatto del male, spingendo a una presa di coscienza trasformativa. Questa storia culminante lega insieme l’antologia, illustrando che tutti i protagonisti alla fine prosperano con nuovi legami con amici e familiari, sebbene con la persistente presenza di Krampus, come simboleggiato da una campana lasciata per ciascuno di loro.

Krampus: un successo autonomo che accende il desiderio di altro

Un’esperienza horror natalizia innovativa

Nonostante non sia il primo film horror con un tocco natalizio, Krampus si distingue come un’importante rappresentazione cinematografica di questo peculiare personaggio del folklore. La narrazione segue il giovane Max Engel, che si confronta con le caotiche realtà dello stress delle feste e della disconnessione familiare. Dopo una cena in famiglia particolarmente angosciante, Max strappa la sua lettera a Babbo Natale e desidera capricciosamente che la sua famiglia sparisca.

Il suo desiderio viene agghiacciantemente esaudito quando scoppia una violenta tempesta, che intrappola la famiglia all’interno della propria casa mentre vengono terrorizzati dagli spaventosi scagnozzi di Krampus. Attraverso la nonna Omi, viene svelata la sfortunata storia passata di Krampus: dà la caccia a coloro che perdono la fede negli altri e lo spirito del Natale. In una sequenza drammatica, Krampus reclama la famiglia di Max e gli lascia una campana, un inquietante ricordo del suo desiderio.

Tuttavia, Max si oppone coraggiosamente a Krampus, scegliendo infine di prendere il posto della sua famiglia. Questo atto di rimorso costringe Krampus a invertire gli eventi della notte, lasciando Max con la consapevolezza di dover amare i suoi cari. La mattina di Natale, la famiglia Engel si gode una pacifica celebrazione, ma il temuto Krampus lascia dietro di sé una campana minacciosa, osservandoli per sempre attraverso una magica palla di neve.

Basandosi sulla tradizione di Krampus: Shadow of Saint Nicholas come sequel

Una narrazione ricca e piena di opportunità

Anche se Krampus: Shadow of Saint Nicholas è uscito prima del film, si adatta senza sforzo come potenziale sequel. La graphic novel introduce nuovi livelli alla mitologia di Krampus pur rimanendo coerente con la narrazione del film. Il suo formato antologico diverge dalla prospettiva del film originale sulla famiglia Engel e consente una narrazione creativa pari al precedente lavoro di Dougherty in Trick ‘r Treat .

Attraverso le sue storie avvincenti, la graphic novel amplia la portata di Krampus, mostrando che i suoi obiettivi comprendono individui alle prese con varie sfide personali oltre alla semplice cattiva condotta durante le feste. Un racconto toccante rispecchia il classico “A Christmas Carol”, illustrando il potere trasformativo di affrontare le conseguenze, con il colpo di scena che coloro che soccombono all’ira di Krampus diventano i suoi aiutanti demoniaci. La pletora di idee inventive in questa antologia merita senza dubbio una piattaforma più ampia.

Shadow of Saint Nicholas: un contributo essenziale al Krampus

Un invito all’azione per i fan del franchise

Mentre ci avviciniamo a quasi dieci anni dal Krampus originale , la probabilità di un sequel diretto diminuisce; tuttavia, non è mai del tutto fuori portata nel mercato odierno. Un adattamento cinematografico di Krampus: Shadow of Saint Nicholas potrebbe deliziare il pubblico desideroso di incontri natalizi più emozionanti. Mentre l’idea di un sequel rimane incerta, la graphic novel arricchisce l’eredità di Dougherty, rendendola un’aggiunta degna di nota alla lista di letture natalizie di qualsiasi fan.

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