Willem Dafoe svela il programma del Festival teatrale di Venezia con “Pinocchio” e la sua esibizione dal vivo

Willem Dafoe svela il programma del Festival teatrale di Venezia con “Pinocchio” e la sua esibizione dal vivo

Willem Dafoe lancia la visione artistica per il programma teatrale della Biennale di Venezia

Willem Dafoe ha compiuto un passo significativo nella sua carriera annunciando la scaletta inaugurale del suo nuovo ruolo di direttore artistico del dipartimento teatrale della Biennale di Venezia, ampiamente riconosciuto per la supervisione del Festival del Cinema di Venezia. Questa stagione promette di includere una rivisitazione del classico racconto, Pinocchio, insieme a un innovativo “esperimento di performance” con protagonista lo stesso Dafoe.

Dopo aver firmato un contratto biennale la scorsa estate, che durerà fino al 2026, Dafoe ha condiviso la scaletta delle sue esibizioni durante una presentazione giovedì. Un pezzo forte della stagione sarà la reinterpretazione di Davide Iodice di Pinocchio — What Is a Person?, che si allinea perfettamente con l’impegno di Dafoe nel focalizzare il suo programma teatrale sul suo viaggio personale e “una sorta di esplorazione dell’essenza del corpo”.

53° Festival Internazionale del Teatro

Il 53° Festival Internazionale del Teatro di Venezia è programmato per svolgersi tra il 31 maggio e il 15 giugno. Durante questa presentazione, Dafoe ha espresso il suo desiderio di presentare pezzi che incarnano gli elementi più avvincenti del teatro: “il corpo, la poesia e il rituale”.Ha sottolineato l’importanza di collaborare con personaggi rispettati del mondo teatrale, come Thomas Ostermeier, Milo Rau e Bob Holman, oltre a onorare artisti come Davide Iodice, la cui interpretazione di Pinocchio lo ha affascinato dall’inizio alla fine.

In omaggio al visionario del teatro Richard Foreman, Dafoe si impegnerà in un “esperimento di performance” insieme all’attrice italiana Simonetta Solder. Foreman, scomparso all’inizio di quest’anno, è stato celebrato per i suoi contributi pionieristici alla scena d’avanguardia americana. Questo progetto collaborativo è intitolato in modo intrigante No titlenel programma della Biennale.

Momenti salienti della scaletta

Nella sezione “Maestri d’oggi” del festival di quest’anno, tra le presentazioni degne di nota ci sono:

  • Romeo Castellucci: A world premiere of his site-specific work I mangiatori di patate on the island of Lazzaretto Vecchio.
  • Thomas Ostermeier : La prima italiana di Changes di Maja Zade.
  • Milo Rau : Nuovo spettacolo, Die Seherin, con l’acclamata attrice Ursina Lardi, che riceverà un Leone d’Argento durante il festival.

È stato notato che l’interpretazione di Pinocchio di Iodice presenta in modo unico giovani artisti diversi con diverse condizioni di sviluppo, come la sindrome di Down e l’autismo, contribuendo al ricco intreccio narrativo attraverso la presentazione di molteplici interpretazioni di Pinocchio, ciascuna di valore unico.

Inoltre, Holman condurrà una performance di strada intitolata We Are the Dinosaur, incentrata sul potere trasformativo del suono all’interno del linguaggio. Presenterà anche Talking Poetry/More Than Heart II, un progetto che approfondisce sia gli aspetti vocali che ritmici della performance, sviluppato in collaborazione con il collettivo Industria Indipendente.

Lavori innovativi in ​​arrivo

Il segmento “Uno sguardo al futuro” di Dafoe presenterà una varietà di performance intriganti:

  • Evangelia Rantou : anteprima mondiale di Mountains, una collaborazione con personaggi illustri del cinema e del teatro, tra cui Dimitris Papaioannou e Yorgos Lanthimos.
  • Principessa Bangura : due spettacoli da solista: Il monologo di Edipo e Le grandi scimmie della costa occidentale.
  • Yana Eva Thönnes : il debutto di Call Me Paris.
  • Anthony Nikolchev : Un adattamento unico del romanzo Il sosia di Dostoevskij, che intreccia testi moderni e riflessioni su eventi storici.

Il festival culminerà con una speciale esibizione di Daniela Pes, l’unico concerto italiano dell’anno, che metterà in mostra il suo straordinario talento di musicista, cantautrice e compositrice.

Il viaggio teatrale di Dafoe

Le radici artistiche di Willem Dafoe risalgono a Milwaukee, dove si unì al Theatre X a soli 19 anni, uno dei primi sostenitori del teatro sperimentale negli Stati Uniti. Dopo essersi trasferito in Europa nel 1976, iniziò a collaborare con il Mickery Theatre di Amsterdam, un importante polo per le arti performative alternative. Il suo viaggio a New York includeva la co-fondazione del Wooster Group, dove contribuì a numerose produzioni dal 1977 al 2003.

Nel 2016, Dafoe ha partecipato al programma Biennale Teatro, impartendo la sua competenza nella recitazione attraverso workshop. Nel corso della sua illustre carriera, ha ottenuto quattro nomination agli Academy Award, sottolineando il suo impatto nei campi cinematografico e teatrale.

Riassumendo la sua filosofia teatrale, Dafoe ha osservato: “Il teatro è corpo, il corpo è teatro”.Ha ulteriormente articolato la sua visione: “La mia intenzione non è quella di presentare una retrospettiva del teatro mondiale contemporaneo, ma piuttosto di sondare l’essenza del teatro e la presenza fisica che incarna. Mentre dipendiamo sempre di più dall’intelligenza artificiale, il mio obiettivo è evidenziare il significato della resilienza umana: l’intelligenza del corpo”.

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