Il panorama dei film horror degli anni ’80 ha prodotto una moltitudine di classici di culto che, nonostante la loro brillantezza, rimangono in qualche modo oscuri per il pubblico contemporaneo. Questa era è celebrata principalmente per i suoi famigerati franchise slasher, eppure innumerevoli film horror eccezionali sono passati inosservati, meritando una visione retrospettiva da parte dei fan moderni. Queste gemme nascoste, che spaziano dai thriller psicologici alle storie soprannaturali e di fantasmi, rappresentano un mix unico di creatività e paura, che merita una rinnovata attenzione.
Oltre a classici come Venerdì 13 , questo decennio è stato costellato di titoli altrettanto accattivanti che non hanno ottenuto il riconoscimento che meritano. Che si tratti di esplorare spaventi per famiglie o horror duri e puri, questi film hanno narrazioni e stili unici che sono in netto contrasto con le tendenze mainstream del loro tempo. Di seguito, evidenziamo dieci dei film horror più sottovalutati degli anni ’80 che sono degni del tempo di un pubblico moderno.
10
La Porta
1987
Sulla scia del “panico satanico” della fine degli anni ’80, The Gate è emerso da uno sforzo collaborativo tra registi americani e canadesi. Questa storia intrigante segue un ragazzino che scopre una geode sepolta, che alla fine sblocca un portale per l’Inferno. Sorprendentemente, questo film horror PG-13 piace ai più giovani, intrecciando elementi adatti alle famiglie con oscurità soprannaturale, offrendo un passaggio al genere per una nuova generazione.
9
L’ululato
1981
Presentato insieme a numerosi film sui lupi mannari nel 1981, The Howling rimane un film di spicco che non ha ricevuto i dovuti elogi. Con protagonista la leggenda dell’horror Dee Wallace, il film racconta una storia comica ma sanguinosa di un protagonista che scopre un resort noto per nascondere i suoi abitanti lupi mannari. L’innovativo lavoro sugli effetti di Rob Bottin consolida ulteriormente questo film come un classico che ha meritato più consensi sullo sfondo di contemporanei come Un lupo mannaro americano a Londra .
8
Poco prima dell’alba
1981
Just Before Dawn è uno slasher che, pur essendo prevedibile, offre una rinfrescante interpretazione del genere attraverso il suo stile artistico e l’evoluzione dei personaggi. Visivamente sorprendente, il film racconta la storia di cinque amici nei boschi isolati dell’Oregon, indifesi contro un killer gemello armato di machete. La sua attenta rappresentazione del deterioramento psicologico e della sopravvivenza lo distingue dai tipici tropi dello slasher.
7
Razorback
1984
Questo capolavoro australiano, Razorback , si addentra nell’uomo contro la natura in una trama agghiacciante che coinvolge un mostruoso cinghiale. La trama segue la vedova di un giornalista che scopre un’oscura e illegale attività di cibo per animali domestici. La perfetta miscela di orrore e crimine di questo film dispiega una narrazione avvincente che critica il tumulto dell’umanità con la natura e merita di essere riscoperta.
6
Parenti prossimi
1982
Next of Kin capitalizza sia la suspense psicologica che il mistero, mostrando una giovane donna che, dopo aver ereditato una casa di cura per anziani, si ritrova intrappolata in una rete di eventi sinistri. Mentre indaga, il film combina accenni di narrazioni di case infestate con rivelazioni sorprendenti, guadagnandosi un seguito appassionato, tra cui gli elogi di Quentin Tarantino.
5
Bacio del vampiro
1988
La performance di Nicolas Cage in Vampire’s Kiss riassume brillantemente gli eccessi dell’epoca, fungendo da tagliente commento sul capitalismo. Interpretando un giovane dirigente convinto di trasformarsi in un vampiro, la discesa di Cage nella mania è sia cupamente comica che agghiacciante. Il film critica abilmente l’ambiguità morale della fine degli anni ’80 attraverso le esperienze surreali di Cage, assicurandosi un posto nei vari sottogeneri dell’horror.
4
Macellazione Alta
1986
Slaughter High è un’audace esplorazione dei tropi slasher legati al pesce d’aprile. Seguendo uno studente sfigurato che cerca vendetta sui suoi aguzzini, il film è pieno di esecuzione creativa e cruenta della sua narrazione, lasciando il segno attraverso la sua estetica kitsch. Nonostante condivida l’anno di uscita con il pesce d’aprile , questo film ha offerto il suo stile unico che vale la pena di vedere.
3
Principe delle Tenebre
1987
Prince of Darkness di John Carpenter è un’indagine surreale sulla nozione di male, in cui un prete scopre una sinistra sostanza verde nella sua chiesa. Mentre gli scienziati vengono chiamati a studiarla, la narrazione si dipana con dimensioni surreali e filosofiche, presentando un racconto di orrore che sfida la comprensione umana della malevolenza. Nonostante la sua profondità, questo film è spesso sottovalutato nella notevole opera di Carpenter.
2
Celia
1989
Esplorazione sfumata dell’infanzia e degli orrori dell’immaginazione, Celia si addentra nella psiche di una giovane ragazza tra conflitti familiari e paure sociali nell’Australia degli anni ’80. Con uno sfondo di riflessione storica sulle paure sociali del passato, il film sfida le convenzioni, presentando un’avvincente fusione di dramma e orrore che risuona su più livelli, ma viene tragicamente trascurata.
1
Angoscia
1987
Anguish presenta un’interpretazione inventiva e disorientante del genere horror, intrecciando senza soluzione di continuità strati di narrazione e terrore psicologico. Ambientata principalmente all’interno di un cinema, la storia esplora i confini sfumati tra fantasia e realtà mentre gli spettatori diventano partecipanti inconsapevoli della violenza sullo schermo. La sua ambizione artistica e le immagini sorprendenti meritano riconoscimento e ammirazione, stabilendo uno standard per la narrazione horror che rimane ineguagliato.
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