È stata ritrovata una delle console più rare di SEGA

È stata ritrovata una delle console più rare di SEGA

L’intelligenza artificiale di SEGA è una delle parti più rare e oscure del catalogo di console SEGA, e ora un esemplare è stato trovato e preservato.

Anche molti appassionati di SEGA non si saranno imbattuti nella SEGA AI, un computer e una console di gioco estremamente rari rilasciati in Giappone nel 1986. Ora uno sviluppatore e fan di SEGA ha trovato una di queste console sfuggenti e ha reso pubblica un’enorme quantità di dati sull’IA SEGA AI, inclusa ROM di sistema e dump del gioco.

L’intelligenza artificiale di SEGA è stata creata per essere un dispositivo multifunzione e disponeva di una serie di moduli per facilitarlo, tra cui una tavoletta grafica , una tastiera progettata per la programmazione e un compositore musicale. Sono state necessarie anche cartucce di gioco chiamate SEGA Card, che sono molto simili a quelle utilizzate sull’SG-1000 II e sul Master System originale.

Sebbene l’intelligenza artificiale di SEGA fosse considerata in anticipo sui tempi nel suo approccio all’informatica multimediale, non fu un successo di vendite e i piani per rilasciare una versione dell’intelligenza artificiale di SEGA in Nord America furono silenziosamente accantonati. Il computer cadde nell’oscurità finché non ne fu ritrovato uno da Omar Cornut, uno sviluppatore che ha lavorato su titoli come il remake di Wonder Boy e Dragon’s Trap. Cornut è anche un grande fan di SEGA e ha lavorato con un team di collaboratori di SMS Power per preservare la console.

Hardware e software conservati

Sulla console è stata resa disponibile un’enorme quantità di informazioni, inclusi dump delle ROM di gioco, ROM di sistema interne, fotografie, screenshot e altro ancora. Sulla base delle informazioni raccolte, è stato creato anche un driver MAME di base, che consente l’emulazione dell’intelligenza artificiale di SEGA.

SEGA AI computer/console
Omar Cornuto

“La maggior parte di questi titoli software non aveva informazioni su Internet prima che li pubblicassimo: nessuno screenshot, nessuna foto o scansione del software reale”, ha affermato Cornut, “Considerando la natura sfuggente di questa macchina, è possibile che alcuni giochi non sono mai stati visti o completati da nessuno al di fuori dei team di sviluppo originali. Ci auguriamo che questa versione sia interessante per oscurare sia gli storici dei giochi e dei computer che gli hobbisti. Lo modificheremo ulteriormente nel tempo rilasciando scansioni aggiuntive, si spera migliorando l’emulazione e pubblicando/scoprendo nuove informazioni”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *