Greenpeace criticata per aver coperto Ryu Jun-yeol per la “polemica greenwashing”

L’11 aprile, l’organizzazione ambientalista internazionale Greenpeace ha dichiarato a TV Report: “Diventare il nostro ambasciatore è un lavoro di volontariato basato sulla buona volontà personale”, aggiungendo: “L’ambasciatore è un sostenitore che ha continuato a prestare attenzione alle questioni ambientali”.

Ryu Jun Yeol

Per quanto riguarda la controversia sul “greenwashing” che circonda Ryu Jun-yeol, l’organizzazione ha assunto una posizione cauta, affermando: “Greenpeace è un’organizzazione ambientalista internazionale la cui missione principale è rispondere alla crisi climatica”, aggiungendo: “Ci opponiamo alle aziende e ai governi lanciare attività e “lavare” l’immagine del marchio attraverso lo sport che incide negativamente sulla crisi climatica”. Sebbene si opponga all’impatto negativo di alcuni sport sulla crisi climatica, l’organizzazione si è limitata alle azioni di aziende e governi ed ha espresso riluttanza a menzionare “l’amore per il golf” del suo ambasciatore Ryu Jun-yeol.

Ryu Jun-yeol

Riguardo al suo precedente annuncio di “revisione dello statuto relativo al nostro ambasciatore delle pubbliche relazioni”, Greenpeace ha tracciato una linea, dicendo: “Dobbiamo verificare (se è in fase di revisione)”. Greenpeace ha dichiarato: “Faremo del nostro meglio per condurre le attività della campagna riflettendo le diverse voci dei nostri sponsor”.

Ryu Jun-yeol è noto come attivista ambientale che partecipa alla campagna di Greenpeace dal 2016. In particolare, è stato in prima linea nel promuovere la gravità dei disastri climatici ed è stato selezionato come primo ambasciatore di Greenpeace nell’Asia orientale nell’aprile dello scorso anno . Tuttavia, quando sono scoppiate le voci sullo scandalo del “transit love” di Ryu, ci sono state voci che sottolineavano le sue accuse di “greenwashing”. Ryu Jun-yeol è stato indicato come un appassionato di golf mentre il golf è considerato uno sport che ha un impatto negativo sull’ambiente. Questa controversia sul “greenwashing” si è estesa a Greenpeace, alcuni dei cui sponsor hanno addirittura affermato che avrebbero smesso di sponsorizzare se l’organizzazione non lo avesse squalificato. Greenpeace ha dichiarato nella sua dichiarazione ufficiale: “Stiamo controllando le richieste degli sponsor su questo incidente. Coglieremo l’occasione per rivedere e discutere lo statuto relativo all’ambasciatore”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *