HYBE supera i 5 trilioni di won in asset, per diventare il primo conglomerato di intrattenimento? 

Secondo il sistema di divulgazione elettronica del Servizio di vigilanza finanziaria dell’8 aprile, il patrimonio di HYBE era stimato a 5,34 trilioni di won (circa 4 miliardi di dollari) alla fine del 2023, mostrando un aumento di circa il 9,8% rispetto al 2022.

La Korea Fair Trade Commission ha designato ogni anno come conglomerati le aziende con asset equi che superano i 5 trilioni di won. Il patrimonio equo viene calcolato sommando il totale attivo delle affiliate generali e il capitale totale delle affiliate finanziarie. Questa volta, il patrimonio totale di HYBE è stato calcolato combinando 16 affiliate, tra cui Weverse Company, Big Hit Music e Pledis Entertainment, tra gli altri.

si muove

Nel settore, c’è una crescente aspettativa che HYBE venga designata come conglomerato, diventando la prima società di intrattenimento a ricevere tale titolo.

Una volta designato come conglomerato, HYBE sarà soggetto a obblighi di divulgazione ai sensi del Fair Trade Act e misure come la limitazione delle transazioni interne della famiglia del proprietario verranno aggiunte man mano che viene determinata la stessa persona (numero totale). Verranno inoltre imposte limitazioni al possesso di azioni da parte di familiari stretti e parenti entro quattro cugini e tre parenti di dirigenti.

HYBE aveva in realtà il potenziale per essere designata come conglomerato nel 2023, ma non lo è stata perché il suo patrimonio non ha raggiunto i 5mila miliardi di won nel 2022.

i serafini

I risultati della designazione per quest’anno saranno annunciati il ​​1° maggio e la Fair Trade Commission ha dichiarato: “Stiamo analizzando e rivedendo i dati rilevanti per la designazione dei conglomerati per la divulgazione quest’anno, e attualmente non c’è alcuna decisione se HYBE e altri conglomerati sarà designato.”

Indipendentemente dalla designazione di quest’anno, non è ancora sicuro se HYBE verrà designata come conglomerato l’anno prossimo. È noto che la Fair Trade Commission sta valutando la possibilità di allentare i criteri per la designazione dei conglomerati e prevede di modificare i criteri per collegarli al PIL anziché alle risorse, variando dallo 0,25% allo 0,3% del PIL.

Fonte: Nate

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