
Jake Lacy ha coltivato una brillante carriera come versatile attore caratterista, mostrando il suo straordinario talento attraverso vari ruoli sia nel cinema che in televisione. Il suo viaggio è iniziato nel regno del teatro, dove ha affinato le sue abilità in produzioni scolastiche e spettacoli locali. Entrato nel mondo della televisione, Lacy ha lasciato il segno nella soap opera Guiding Light prima della sua cancellazione, aprendo di fatto le porte al suo futuro come attore cinematografico.
Nonostante il suo eccezionale tempismo comico e il suo fascino che potrebbero facilmente trasformarlo in un protagonista romantico, Lacy spesso gravita verso ruoli secondari, dove la sua gamma può davvero brillare. La sua filmografia riflette una lodevole diversità, con interpretazioni che spaziano da eredi benestanti a coniugi antipatici e soldati che affrontano circostanze difficili. Questo approccio lo ha aiutato a ritagliarsi una nicchia unica in un settore competitivo.
10 mele non cadono mai (2024)
Jake Lacy nel ruolo di Troy Delaney
Destinata a debuttare come miniserie originale di Peacock, Apples Never Fall trae ispirazione dal romanzo di Liane Moriarty e ruota attorno all’enigmatica famiglia Delaney. La narrazione si sviluppa come un avvincente thriller, svelando le complessità delle dinamiche familiari, con ogni episodio che mette in luce un personaggio diverso.
La trama entra in azione quando Joy Delaney (Annette Bening) scompare misteriosamente, sconvolgendo i piani che lei e suo marito (Sam Neill) avevano per il pensionamento e la vendita della loro scuola di tennis. Le tensioni emergono, in particolare quando vengono alla luce le rivelazioni di una recente discussione tra la coppia. L’intera famiglia è costretta a confrontarsi con le proprie relazioni e verità reciproche.
Lacy interpreta Troy, il figlio maggiore dei Delaney, raffigurato come un ricco capitalista di rischio. Il suo personaggio contrasta notevolmente con quello della sorella, interpretata da Alison Brie, che incarna una life coach spirituale. Sebbene Lacy appaia per tutta la serie, la profondità del suo personaggio non viene esplorata appieno fino al quinto episodio, rendendolo potenzialmente più uno stereotipo durante i primi episodi.
9 Essere i Ricardos (2021)
Jake Lacy nel ruolo di Bob Carroll
In mezzo al fermento che circonda il casting di Nicole Kidman come Lucille Ball e Javier Bardem come Desi Arnaz in Being The Ricardos, Jake Lacy brilla come Bob Carroll, uno scrittore per l’iconica serie I Love Lucy. Il film crea una narrazione attraverso flashback, raccontando le complessità delle aspirazioni di Ball sia per la sua carriera che per il suo matrimonio, affrontando anche gli impatti delle insicurezze e dell’infedeltà del marito.
Anche se i critici hanno notato le deviazioni del film dalla storia fattuale, la struttura narrativa offre libertà creativa, consentendo abbellimenti. Il ruolo di Lacy lo colloca sullo sfondo della narrazione, dove il suo personaggio funge da osservatore, fondendosi senza soluzione di continuità nel cast d’insieme senza mettere in ombra i personaggi principali.
Mentre Kidman si è aggiudicata un Golden Globe come migliore attrice, il film ha ottenuto tre nomination agli Oscar.
8 Bambino ovvio (2014)
Jake Lacy nel ruolo di Max
Il 2014 ha segnato l’ingresso di Jake Lacy nel cinema con due progetti degni di nota, tra cui la commedia drammatica romantica Obvious Child. Inizialmente un cortometraggio, è stato ampliato in un lungometraggio sotto la direzione di Gillian Robespierre, che mirava a destigmatizzare l’aborto attraverso la sua narrazione.
Il film segue la comica di cabaret Donna (Jenny Slate) mentre affronta il dolore dopo essere stata lasciata poco prima di un concerto. Un incontro casuale con Max porta a una botta e via, ma quando Donna scopre di essere incinta, si confronta con la decisione di informare Max o di tenerselo per sé, complicata dalla loro innegabile alchimia.
Ciò che distingue Obvious Child è il suo mix di umorismo e temi toccanti, posizionando la storia come qualcosa di più di una semplice esplorazione di scelte personali. L’interpretazione di Max da parte di Lacy è affascinante e la sua alchimia con Slate è palpabile. La sua transizione da personaggio secondario a potenziale protagonista è avvincente, a dimostrazione del suo potenziale nelle commedie romantiche.
7 L’ufficio (2012-2013)
Jake Lacy nel ruolo di Pete Miller
Entrato nell’ultima stagione di The Office, Lacy ha interpretato Pete, un rappresentante del servizio clienti, durante un periodo di transizione per la serie, mentre i membri principali del cast iniziavano ad andarsene. Accanto a Clark Duke, Lacy ha interpretato una controparte moderna degli amati personaggi Jim e Dwight, ma ha rapidamente affermato la sua presenza unica all’interno del cast.
Sebbene il personaggio di Lacy tracci parallelismi con i precedenti preferiti, si differenzia e cattura l’attenzione in mezzo a un cast venerabile di talenti comici. Sfortunatamente, la serie si è conclusa dopo la nona stagione, lasciando al pubblico un ricordo dei suoi capitoli finali.
6 La corte marziale dell’ammutinamento del Caine (2023)
Jake Lacy nel ruolo del tenente Stephen Maryk
Ispirato all’opera teatrale del 1953 e al romanzo successivo, The Caine Mutiny Court-Martial traspone la sua narrazione nel moderno Golfo Persico, esaminando le complessità legali che circondano un incidente tumultuoso. Lacy interpreta il tenente Maryk, che affronta la corte marziale dopo aver sollevato dal comando il tenente comandante Queeg (Kiefer Sutherland) durante una pericolosa tempesta.
Con lo svolgersi dei procedimenti, diventa evidente che Queeg potrebbe soffrire di instabilità mentale, sollevando questioni cruciali in merito al comando e alla responsabilità. La performance di Lacy è notevole per la sua forza e autorità, ulteriormente accentuate dalla presenza autorevole di Sutherland.
Il film ha ottenuto due nomination ai Critics Choice Award, a dimostrazione dell’accoglienza ricevuta dalla critica.
5 Il loro meglio (2016)
Jake Lacy nel ruolo di Carl Lunbeck/Brannigan
Il film britannico Their Finest trae spunto dal libro Their Finest Hour and a Half, incentrato su Gemma Arterton e Sam Claflin come sceneggiatori che affrontano le complessità della propaganda bellica. Lacy interpreta Carl Lunbeck, un pilota dell’aeronautica militare americana scelto per un film, la cui mediocrità nella recitazione fornisce un contrappeso comico ai toni drammatici.
Sebbene il film sia incentrato sulle accattivanti interpretazioni di Arterton e Claflin, l’interpretazione di Lacy di un personaggio incapace in un’arte in cui eccelle aggiunge profondità e umorismo alla narrazione.
4 Canto (2015)
Jake Lacy nel ruolo di Richard Semco
Carol, tratto dal romanzo The Price of Salt, racconta la toccante storia d’amore tra una giovane aspirante fotografa (Rooney Mara) e una donna anziana e affascinante (Cate Blanchett) in mezzo a sconvolgimenti personali. Lacy interpreta Richard, il fidanzato di Mara, il cui desiderio di sposarsi è contrapposto alla sua crescente attrazione per Carol.
Mentre il suo personaggio incarna inizialmente l’archetipo del “bravo ragazzo”, alla fine rivela il suo lato oscuro quando si manifesta la gelosia, mostrando la capacità di Lacy di ritrarre la complessità in un ruolo relativamente sobrio. Sebbene non sia il punto focale del film, Lacy dimostra la sua abilità come bravo attore caratterista.
Con sei nomination agli Oscar e cinque Golden Globe, Carol si conferma un successo di critica.
3 Diana (2018)
Jake Lacy nel ruolo di Brian
Diane offre uno studio riflessivo del personaggio condotto da Mary Kay Place nel ruolo del titolo. La narrazione segue Diane mentre si dedica ad aiutare gli altri, in contrasto con la sua turbolenta relazione con il figlio, interpretato da Lacy. Il suo ruolo evidenzia la sua versatilità poiché esibisce molteplici sfaccettature: il tossicodipendente in difficoltà, un uomo che cerca la redenzione e un individuo zelante su un percorso spirituale.
L’interpretazione di Lacy completa il ritratto centrale di Place, con sottili sfumature che arricchiscono il panorama emotivo del film.
2 Un amico di famiglia (2022)
Jake Lacy nel ruolo di Robert Berchtold
In A Friend Of The Family, Lacy assume un ruolo decisamente diverso, quello di Robert Berchtold, ispirato da eventi reali che circondano i rapimenti di Jan Broberg. Adattata dalle memorie e dai documentari di Broberg, questa miniserie ritrae le agghiaccianti complessità delle relazioni familiari andate male.
L’interpretazione di Berchtold da parte di Lacy rivela un personaggio poliedrico che incarna il fascino ma nasconde intenzioni oscure. La sua performance ha ottenuto il plauso della critica per aver bilanciato fascino e malevolenza, dimostrando la sua gamma di attori. Sebbene non abbia ottenuto una nomination agli Emmy, i critici hanno riconosciuto il suo lavoro eccezionale.
Lui vuole essere il ragazzo pericoloso, fico e audace in questa comunità LDS di Pocatello, Idaho…Mi sono affidato molto a quell’ego e ho dato per scontato carisma, fascino e coraggio.
1 Il loto bianco (2021)
Jake Lacy nel ruolo di Shane Patton
The White Lotus inizia come una miniserie rivelatrice incentrata sugli ospiti benestanti di un resort hawaiano. Il suo travolgente successo ha portato alla sua evoluzione in una serie antologica che esplora vari luoghi e cast nelle stagioni successive. Ogni stagione funziona come una satira del privilegio offrendo al contempo studi approfonditi sui personaggi, spesso dispiegandosi in misteri avvincenti.
Nella prima stagione, Lacy interpreta Shane Patton, un agente immobiliare meticoloso che affronta la sua luna di miele con Rachel (Alexandra Daddario).L’ossessione del suo personaggio per la perfezione e la natura critica dello staff del resort creano tensione che complica i sentimenti di Rachel sulla loro relazione.
Lacy ha ricevuto una nomination agli Emmy per la sua performance in un ruolo che mette in mostra la sua versatilità. Nonostante si presenti come un tipico antagonista ricco, strati più profondi rivelano un personaggio tormentato con forti legami familiari, che ritrae il lavoro più sfumato di Lacy in una serie rinomata per la sua profondità e complessità.
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